Avere fiducia delle proprie esche è fondamentale per un pescatore di carpe!
Il semplice fatto di stare ore in attesa di un segnale riversa sulla pallina apposta al terminale un'aspettativa spesso troppo elevata.
Parliamoci chiaro: dalle migliaia di mail che ricevo emerge chiaramente che un 50% di voi non si fida ciecamente delle palline che realizza!
Per questo motivo l'idea che si possa correggere all'ultimo minuto ha preso prepotentemente piede, rinforzata anche dal marketing delle aziende alle quali non par vero di poter offrire intrugli miracolosi in grado di perfezionare anche la più scarsa delle boilie.
L'idea stessa di mettere esternamente la componente attrattiva non è nuova e ha , per alcuni versi , senso.
Già sulla fine degli anni '80 alcuni produttori(fra cui Richworth) si accorsero che spruzzando le esche appena cotte con soluzioni attrattive liquide, riuscivano a farle assorbire creando uno strato di over flavouring che in molti ambienti aumentava la velocità di entrata in pesca.
Io stesso suggerisco nel mio libro The Bait Guru (clicca per il link diretto al libro) spiego una pratica efficiente di potenziamento che aiuta anche a conservare le boilie.
Si tratta di vaporizzare sulle stesse una miscela molto liquida che contiene antiossidanti e attrattivi.
Una formula veloce potrebbe essere realizzata con aceto nel quale sciogliamo vitamina C in polvere e glutammina ,un amminoacido con punto isoelettrico acido.
(clicca qui per vedere un interessante video sugli amminoacidi)
In un litro di aceto distribuiamo 20 grammi di vit C, 10 grammi di glutammina e 10 grammi di sorbato di potassio.
Per l'efficace assorbimento bisogna spruzzare le esche pochi minuti dopo la cottura quando c'è un elevata propensione a "tirare dentro" i liquidi impregnando così i primi millimetri superficiali. Questa barriera acida e stabilizzata impedirà anche la penetrazione di muffe e microorganismi deleteri per la conservazione.
Se invece intendiamo "bagnare" delle esche già asciutte, diminuisce di molto la possibilità che ci sia un profondo assorbimento delle sostanze con il rischio che vengano immediatamente slavate via dalla superficie della pallina quando impatta con la superficie dell'acqua.
Credo sia comprensibile come, da tecnico specializzato nella produzione di esche performanti, io sia scettico su questo tipo di soluzioni, soprattutto verso quei prodotti tutti colorati e profumati, molto convincenti in termini di marketing.
Dal mio punto di vista ritengo più corretto che un'azienda spieghi i limiti del prodotto, elencandone le particolarità e gli ingredienti che lo compongono, piuttosto che proporlo con video ad effetto dove si vedono nuvolette fluorescenti ottenute versandolo direttamente nell'acqua!
Ad ogni modo sono prodotti che ricercate molto, di cui mi chiedete spesso info e per questo motivo ho deciso di analizzarli nelle due varianti specifiche: Dip e Glug.
Con il termine "Dip" si identificano delle soluzioni liquide aromatiche ed attrattive in grado di penetrare nella boilie asciutta aumentando l'intensità della stessa.
Il "Glug" identifica invece un liquido appiccicoso, gustativo e attraente che si incolla alla superficie dell'esca per poi sciogliersi una volta giunta sul fondo rinforzando (teoricamente) i segnali nei pressi del terminale.
Questi prodotti si possono poi utilizzare anche per altri scopi come impastare method, compattare gli stick mix oppure "impanare" le palline.
Quello che li differenzia è la densità, la capacità adesiva e la capacità di essere assorbiti dall'esca stessa.
Il dip è in genere molto acquoso e liquido e viene meglio assorbito se di origine alcolica.
Da questo punto di vista, l'alcol etilico è una buona base di partenza nella quale sciogliere l'aroma e l'attrattore principale utilizzato per realizzare la boilie stessa, anche se questa corrispondenza non è indispensabile.
L'unico problema di questo solvente molto volatile è il gusto amaro che deve essere compensato con del dolcificante intenso.
Tanti carpisti usano i liquori aromatizzati che sono, di per se, dei dip belli e pronti.
In genere l'alcol penetra la boilie veicolando anche molecole aromatiche e poi volatilizza evaporando e lasciando quindi solo queste particelle nell'esca.
Molti appassionati utilizzano gli aromi stessi come booster per gli inneschi, ma questa pratica potrebbe rivelarsi troppo spinta ed essere tanto vincente quanto catastrofica.
Per questo suggerisco di sciogliere in 200 ml. di alcol etilico la dose di aromi, dolcificanti e additivi vari,necessaria per un chilogrammo di esche, in modo da diluire sufficientemente l'intensità.
Tutte le salse di pesce ed i liquidi nutritivi a base acquosa e a bassa densità si prestano perfettamente allo scopo prefisso di ammollare e impregnare le boilie da innesco e pastura.
Attenzione che questi prodotti non sono PVA frendly , ovvero sciolgono retine e filamenti in tempi più o meno brevi.
Per il glug si possono usare tutti gli sciroppi aromatizzati per bevande e ghiaccioli che però non sono molto appiccicosi e tendono quindi a venire via velocemente durante il lancio e l'impatto con l'acqua.
Per questo motivo si possono rinforzare con sciroppo di glucosio, sciroppo di mais, melata di bosco e miele, fino a raggiungere la viscosità necessaria per ottenere una buona durata.
Tutti questi gel appiccicosi si prestano ad essere miscelati con i liquid food più densi ed anche con farine di pesce predigerite, idrolizzati in polvere e solidi come spezie ecc.
Maggiore è l'aderenza e migliori saranno le probabilità che qualcosa arrivi nei pressi del fondale, risultando interessante ai fini dell'attrazione verso il pesce.
Logicamente queste sono strategie adatte quando si pesca "sulla testa" del pesce, ovvero calando negli spot dove siamo certi vi siano già in azione dei grossi esemplari.
Questo perchè i tempi tecnici sono molto limitati, arrivando al massimo ai 10-20 minuti dal lancio. Questo significa che superata questa soglia rimane molto poco dello stimolo aggiuntivo( tempi che si riducono drasticamente in presenza di corrente).
Una delle soluzioni che mi sento di suggerire per rinforzare inneschi particolarmente strategici, prevede di immergere la boilie già innescata in uno di questi collanti e poi "impannarla" con predigested fish meal o idrolizzato, ripetendo più volte l'operazione fino a creare anche 3-4 strati di impasto.
Suggerisco il miele per tutte le condizioni (all round) e il latte condensato, che è molto appiccicoso grazie alle proteine che contiene, con l'acqua sopra i 15°C.
Nella gallery a seguire, le fasi di preparazione ed alcuni consigli su prodotti specifici.