Uno degli aromi di maggior successo nel mondo del carpfishing è senza dubbio lo squid octopus koi rearer.
I carpisti degli anni ’90 ricordano certamente il boccino di plastica con il dosatore conta gocce e l’etichetta dorata, come d'altronde non possono dimenticare quell’odore pungente e specifico di pesce e di mare.
Il prodotto era pubblicizzato come un vero e proprio stimolante utilizzato nel mondo del koi food , da qui il nome “koi rearer” (allevatore di koi), e descritto come parzialmente naturale oltre che chimicamente riformulato.
Purtroppo, a detta di molti, la formulazione iniziale cambio dopo qualche anno ed effettivamente, chi l’ha usato con continuità si ricorda che cambio in termini di consistenza, colore e anche come odore caratteristico.
Senza entrare nel merito specifico, perché comunque la verità la può sapere solo l’azienda, oggi vediamo come ricreare un liquid food naturale, con quella precisa impronta che caratterizzava il primo prodotto ed il suo innegabile ed effettivo successo in pesca.
L’odore caratteristico è dato dall’ossido di trimetilammina, un’ammina aromatica molto caratteristiche che possiamo ritrovare in tutti gli aromi ”pesciosi”, che sono basici come pH.
Questa sostanza organica primaria, non è facilmente reperibile nella sua forma di sintesi (a meno di avere libero accesso alle sostanze chimiche) e quindi andremo a ricercarla in prodotti naturali di facile reperibilità.
Una di queste sostanze, da me scoperta quando progettai il mix black fish per l’azienda Big Fish, è il nero dei seppia, ossia l’inchiostro che l’animale espelle per distrarre e confondere i predatori e riuscire così a scappare repentinamente dalle aggressioni.
Io fui il primo a utilizzarlo per fare esche da carpa sul finire degli anni ’90, quando mi rifornivo direttamente delle vescicole d’inchiostro dal pescivendolo di fiducia, che me le riservava ogni volta che si trovava a pulire le seppie per la vendita (le seppie sono un prodotto ittico molto comune in Veneto). Avevo capito che in quell’inchiostro vi erano numerosi attrattivi primari perfettamente solubili, studiando lo scopo per cui il cefalopode lo produce.
L’animale, infatti, crea una cortina “di fumo” che impedisce al predatore di vederla, e per ottenere questo risultato, la sostanza lattiginosa si deve sciogliere molto velocemente nell’acqua del mare (che è più densa e ostica di quella dolce) e per questo motivo ha una formulazione chimica perfettamente idonea.
Inoltre contiene molte sostanze organiche (tra cui appunto le ammine aromatiche, gli amminoacidi, zuccheri ecc.) che destabilizzano gli organi di olfatto e gusto dei pesci, proprio perché molto attrattivo e appetibile. Come dire che la seppia, sparge intorno a se una chimica profumatissima e attraente che arresta la foga del predatore distraendolo sotto tutti i punti di vista.
Io in quel periodo pescavo nei canali salsi e nei fiumi soggetti a pesante intrusione salina con la marea e di conseguenza immaginai che un liquido creato dalla natura per essere il massimo in termini attrattivi in mare, avrebbe certamente fatto al caso mio.
Poi con l’esperienza e lo studio capii che avevo fatto bingo e che effettivamente gli stimoli amminici avevano una marcia in più per questo tipo di acque (ma non solo), motivo questo che spiega l’efficacia di aromi come monster crab e squid che sono appunto amminici.
Per le esigenze di Big Fish trovai il prodotto in forma disidratata perfettamente solubile e che conservava tutte le caratteristiche organolettiche necessarie per svolgere la sua azione, una meravigliosa faina di gusto che è utilizzata in alimentazione umana per fare tutte quelle preparazioni che richiedono il nero di seppia, senza che i ristoranti debbano sempre a vere a disposizione le vescicole fresche.
Le ammine aromatiche si trovano anche come sotto prodotti della macerazione e putrefazione dei pesci ed esiste quindi un altro prodotto eccellente, di cui ho già parlato e al quale ho dedicato anche una pillola video, le salse di pesce fermentate.
Questi prodotti sono una vera bomba chimica aromatica e gustativa, fortemente appetita dalle grosse carpe e che ci servirà da base low cost per il nostro liquid food.
Per la realizzazione pratica ci serve una bottiglia di Squid brand da 725 ml.
A questo punto dovremo procurarci le vescicole dal pescivendolo, oppure acquistare la polvere di nero o le bustine di nero di seppia liquido che si trovano comunque in commercio abbastanza facilmente.
Misceleremo i 725 ml. di salsa di pesce squid brand, con circa 300 ml. di vescicole , per realizzare un litro di liquid food. A questo punto basterà frullare bene il tutto e imbottigliare in un contenitore da litro. La salinità della salsa di pesce manterrà perfettamente il liquido ottenuto, anche se il consiglio è di usare il tutto entro una settimana dalla realizzazione.
Nel caso si usi la polvere, sarà sufficiente travasare i 725 ml. della salsa in una bottiglia da un litro ed aggiungere l’inchiostro in polvere fino a raggiungere la quantità di un litro. In questa forma leggermente più densa della precedente (e più costosa, perché le vescicole si ottengono in sostanza a costo zero) la conservabilità e molto più alta e il liquido ottenuto agitando bene la bottiglia, rimane stabile molto a lungo.
A questo punto il nostro liquid food è pronto e si può aggiungere a qualsiasi mix in funzione sia attrattiva che gustativa, partendo da 50 ml. a salire senza un vero limite massimo, visto che gli ingredienti sono completamente naturali. Il limite vero è espresso esclusivamente dalla tipologia di miscela, dal numero minimo di uova che si vogliono inserire per ottenere boilie più o meno solubili.
Anche in questo caso il costo finale è molto basso e può giustificare un impiego massiccio anche in esche fishmix o birdfish dedicate alle lunghe pasturazioni, così come pompare la dose per creare un carattere particolare del 50/50 o del light bird food , ideale come abbiamo visto per l’impiego in acque salse, magari potenziato anche da qualche ml. di aroma crab , shellfish o squid.