Abbiamo già affrontato la realizzazione di un’esca basic con ingredienti tutti reperibili al super mercato (vedi pillola precedente) e devo dire che questa cosa è piaciuta molto tanto da essere sommerso da richieste d’info e da stimoli a sviluppare qualche cosa di più tecnico.
E quindi ho deciso di rifare l’esperimento con la ricetta super mercato 2.0 evoluzione più spinta possibile, con gli ingredienti reperibili nella normale distribuzione alimentare e prodotte senza alcun attrezzo specifico da self maker.
Direi che come mix siamo arrivati a un ottimo prodotto, ideale per delle pescate all round, acqua mossa o ferma, non adatto a lunghe pasturazioni, ma perfettamente in grado d’interessare anche i grossi pesci per qualche giorno.
Si punta soprattutto al gusto con ingredienti molto amati dai grossi ciprinidi che sono particolarmente golosi di alcuni grassi vegetali contenuti nelle arachidi e che ne apprezzano in modo particolare il gusto.
Nella filiera alimentare umana è impossibile trovare farine di pesce e di carne e questo impedisce, di fatto, di arrivare alla soglia del 30% di proteine e magari di superarla, ma questo non rappresenta un limite per i nostri scopi e per l’azione di caccia, ricerca e pesca che abbiamo in mente.
Questo progetto prevede di acquistare ingredienti per rullare 5 chilogrammi di mix, ottenendo così circa 8,5 kg. di palline finite.
La nostra lista della spesa prevede per i solidi:
-1 kg. di farina di mais fioretto
-1 kg. di farina di semola rimacinata
-1 kg. di farina di ceci
-500 grammi di farina d’arachide
-500 grammi di latte in polvere scremato
-500 grammi di pastoncino morbido per canarini
-500 grammi di fruttosio
Nei solidi, inseriremo extra peso 50-100 grammi di polvere di curry giallo piccante.
Praticamente, il mix sarà composto di queste percentuali:
-20% mais
-20% semola
-20% ceci
-10% arachide
-10% latte
-10% pastoncino
-10% fruttosio
Con integrazione di 5% extra peso di curry.
Il mix si attesta su 20% di proteine, sull’8% di grassi e risulta quindi molto ricco di zuccheri, fra cui il fruttosio che è il più solubile in acqua dei monosaccaridi.
Questo mix produce esche pesanti e compatte, adatte anche all’uso in acque mosse, ma non particolarmente resistenti ai pesci di disturbo perché poco strutturate come componente proteica.
Comunque ottime boilie all round da pesca.
La parte liquida è molto più flessibile e al supermercato si trovano un sacco di eccezionali ingredienti con cui mi riservo in futuro di presentarvi delle differenti composizioni partendo dallo stesso base mix.
Anche gli ingredienti della parte liquida sono stati selezionati in confezionamenti adatti alla produzione dei famosi 8 kg. di boilie, facendo in modo che non vi sia alcun avanzo, né la necessità di dosare, se decido di impastare i 5 kg. di mix in un'unica volta.
L’attrazione gustativa è basata sul burro d’arachide molto marcato e nutriente, sulla glassa di aceto balsamico aromatizzata alla fragola (così introduciamo un aroma fruttato) dolce, acida e ricca di esteri e acidi organici attrattivi e solubili e sulla salsa di soia Tamari, un fermentato ricco di amminoacidi e sostanze primarie molto stimolanti.
Nei 5 kg. di mix inseriremo:
-500 grammi di burro d’arachide
-500 ml. di salsa di soia Tamari
-250 ml. di glassa di aceto balsamico alla fragola
- uovo quanto basta (circa 30)
Volendo gestire per singolo kg. dovremo aggiungere 100 grammi di burro d’arachide, 100 ml. di salsa di soia e 50 ml. di glassa d’aceto.
Come si può intuire ne escono boilie molto aromatiche e spinte.
Il costo complessivo di tutti questi ingredienti è di circa 26 euro che divisi per gli 8,5 kg. circa di esche che otterremo, determina un costo al chilogrammo di palline finite pari a circa 3 euro, un prezzo accettabile ulteriormente migliorabile acquistando gli ingredienti della parte liquida in dosaggi più grandi e convenienti (arrivando anche a 2,5 euro).
La miscelazione di 5 chilogrammi di farina senza attrezzi specifici prevede l’utilizzo di un robusto sacco delle immondizie pulito, dove andremo a svuotare i sacchetti e, dopo aver miscelato grossolanamente con le braccia, chiuderemo il sacchetto lasciando gonfio di aria e quindi, agitandolo, mescoleremo le farine al suo interno. Facciamo durare almeno 5 minuti questa manovra, per essere certi di amalgamare bene.
Un ingrediente extra peso come il curry, può essere inserito direttamente nel secco, oppure, se preferite, stemperato nei liquidi quando andremo a impastare. Io preferisco nel secco perché, miscelandolo alcuni giorni prima di rullare, lascio che le farine riposino insieme e che si distribuiscano bene odori e sapori.
Per la fase d’impasto useremo il metodo crazy, per questo uniremo la salsa di soia, la glassa di aceto, il burro d’arachidi e una decina di uova, e li mescoleremo bene con la forchetta o con un frullino elettrico usato a bassa velocità. Otterremo una crema consistente che aggiungeremo direttamente nel mix, mescolando per bene fino a che i liquidi saranno assorbiti, cercando di non creare grumi nella miscela.
(io impasto nelle immagini e nel video un solo kg. perché utilizzerò i 5 prodotti per darvi altrettanti varianti aromatico-gustative)
A questo punto mancheranno ancora una ventina di uova per completare l’impasto e quindi le aggiungeremo 2-3 alla volta, fino ad arrivare alla consistenza desiderata, compatta ma non appiccicosa.
Con questo sistema le uova sono la “discriminante” che si regola in funzione della stagione e delle temperature senza diventare matti a studiare un quantitativo esatto che possa andare bene ogni volta…
Aggiungo uovo, anche uno per volta finché il mix non è pronto nella consistenza che desidero.
A questo punto il processo prevede di impastare a forma di panetti di circa 10 cm. di spessore e di rullare un certo numero di esche a mano per creare gli inneschi che ci servono per la pescata.
Andremo quindi a rivestire i panetti di pellicola trasparente, creando una barriera impenetrabile per l’acqua di cottura, che preserverà i nostri preziosi ingredienti che altrimenti si disperderebbero, in parte, nella pentola.
Le boilie si possono inserire in un sacchettino, dal quale aspireremo con la bocca l’aria, creando una sorta di vuoto non troppo spinto, quindi sigilleremo con un nodo il sacchetto e saranno pronte anche loro per cuocere.
I panetti vanno messi nell’acqua fredda, ricoperti completamente e quindi metteremo il tutto sul gas a cuocere.
Quando l’acqua bolle, possiamo inserire anche le boilie e da quel momento calcoliamo il tempo di cottura che è circa un minuto per ogni centimetro di spessore del panetto. Abbiamo deciso di tenerli alti 10 centimetri, quindi lasceremo bollire per 10-15 minuti.
Così protetti dall’acqua e poveri di proteine animali, non potrebbe succedere nulla di male neppure se li lasciassimo cuocere per 20 minuti, quindi possiamo vivere questa fase in modo spensierato.
Chi vuole, oppure ha necessità di cuocere le boilie direttamente nell'acqua senza pellicola(incluso i panetti), deve tenere conto della perdita di ingredienti solubili che passano nell'acqua di cottura. Una strategia vincente è quella di usare il brodo di pollo pronto, oppure versare nell'acqua gli ingredienti liquidi, salsa di soia e aceto (normale aceto di mele o d'uva) in modo da creare una soluzione più carica, che impedisce alle esche di rilasciare troppe sostanze, arricchendo lo strato superficiale di attrazione. Nel caso della boillitura, le esche devono cuocere circa 1 minuto per ogni 10 mm. di diametro, quindi esche da 20 millimetri cuociono in due minuti, da 30 in tre e così via. E vanno inserite quando l'acqua bolle. (vedi articolo dedicato alle boilie "bollite")
Una volta tolti dal fuoco li lasceremo raffreddare una ventina di minuti prima di togliere la pellicola e quindi li affettiamo con uno spessore di circa un centimetro , per poi realizzare dei cubi dalle fette, oppure per sbriciolarli usando attrezzi come il tritacarne, se volessimo realizzare dello sbriciolato con cui riempire sacchettini, farcire bombette o stick, oppure impastare method mix.
Le boilie saranno lasciate asciugare in luogo fresco e asciutto per 48 ore, dopo di che sono pronte per la pesca.
Vista la composizione delle farine è conveniente congelare le esche dopo questa fase d’asciugatura, altrimenti tenderanno a diventare molto dure e disidratate, cosa peraltro non negativa se abbiamo bisogno d’inneschi più duri e resistenti.
Lo stesso vale per cubi e sbriciolato che asciugano in tempi molto brevi.
Nella gallery vi lascio le sequenze di realizzazione e a seguire i video della spesa, della realizzazione del mix e dell’impasto delle boilie.
Arrivederci a nuovi progetti dove, con lo stesso mix, useremo basi aromatiche e attrattive sempre da super market ma differenti e stimolanti.
A presto.