L'argomento cottura delle boilie sembra molto semplice all'apparenza...
Nella stessa definizione data da Fred Wilton, l'inventore dell'esca, il termine "boilied bait" esche bollite...non lascia molti dubbi di interpretazione.
Da quando sono nate, le palline sono sempre state bollite nell'acqua, ma questa è l'unica modalità possibile? e soprattutto...esistono modalità più performanti anche per bollire?
Scopriamolo in questo scritto tratto dal libro The Bait Guru
(scarica gratis la forma pdf del libro, clicca qui)
Ai nostri giorni non saprei dire se la pratica della bollitura diretta in acqua sia ancora la più diffusa;
Grazie ad una brillante intuizione di un carpista veneto, avvenuta a metà degli anni '90 , tale Daniele Jimmy Moro (un mio caro amico), abbiamo scoperto che la cottura a vapore era qualitativamente superiore e molto pratica da realizzare. Il metodo si è diffuso grazie a me che ne ho parlato fin dalla fine degli anni '90 scrivendo numerosi articoli sui forum di settore e realizzando alcuni video pionieristici(per l'epoca in cui you tube non era un mezzo molto conosciuto), fino a diventare il sistema preferito delle piccole realtà di produzione come i rolling service e le aziende locali.
(clicca qui per vedere un video storico sulla cottura a vapore)
Questo metodo di cottura è ovviamente usato da molti anni nella cucina ad uso alimentare, quando si vogliono trattare termicamente ingredienti molto pregiati e sensibili al calore, rispettando così il gusto e i valori nutrizionali degli stessi.
(clicca qui per leggere un articolo sulla cottura a vapore)
(clicca qui per leggere un articolo sul mio modo di cuocere a vapore)
Per analogia, questa cottura è da preferire per tutte quelle ricette particolarmente ricche di ingredienti animali, di liquidi attrattivi e stimolanti.
Il motivo è banale o lo scoprii facilmente durante una visita agli stabilimenti Richworth che feci quando ero tester ufficiale dell'azienda che ha inventato la boilie readymade.
(clicca qui per scoprire la storia delle readymade)
La bollitura per immersione disperde gran parte dei liquidi inseriti durante l'impasto con una perdita quantificabile di circa il 30-50% a seconda del grado di idrosolubilità della sostanza!
(dato ricavato da analisi chimica sulle sostanze contenute nell'acqua dopo la cottura)
Una perdita significativa degli ingredienti più costosi che utilizziamo per rendere attrattive le nostre boilie, decisamente un effetto collaterale avverso e da evitare!
Per questo motivo la classica cottura per immersione è, a mio avviso, da riservarsi a tutte quelle palline che contengono pochi ingredienti liquidi e la cui parte solida (mix) non è composta da ingredienti sensibili come idrolizzati proteici.
Quindi ottimale per cotture di volume per tutte le granaglie, le boilie birdfood, nutty, birdfish e fish mix "da volume" rullate con oli essenziali e uovo.
Esistono però delle evoluzioni molto interessanti di questo metodo tradizionale che si sviluppano sostituendo il liquido di cottura (acqua) con preparati organici più densi e gustativi, come il brodo, in grado di cedere gusto ed attrazione a queste esche scariche.
Ne ho parlato in un altro interessante articolo sul blog.
(Clicca qui per leggere l'articolo sulla cottura in brodo)
Una pratica interessante, mutuata dalla cucina di altissimo livello, prevede di boillie le boile, oppure i cubi di impasto, rivestendoli con una pellicola protettiva per evitare contatto diretto con l'acqua e preservare tutto il gusto e l'attrazione contenuta all'interno.
Ne ho parlato nella serie di articoli sui mix "supermarket" per realizzare ottime esche con ingredienti del super mercato.
(clicca qui per vedere il video della cottura in pellicola)
Un altra pratica strepitosa, di cui vorrei parlare per chiudere l'argomento bollitura, è la fermentazione dell'esca nella stessa acqua in cui è stata cotta.
Questa pratica indispensabile nel caso delle granaglie per liberare la massima potenza attrattiva, si può applicare a particolari tipologie di boilie da pastura realizzate senza alcun attrattivo liquido.
Se io prendo un semplice fish mix composto di soia,semola,aringa e mais in parti uguali e lo rullo solo con le uova, ottengo un'esca da pastura dalla buona capacità nutrizionali ma dalla scarsa attrazione veloce.
Facendo bollire queste esche in un leggero brodo di pollo o di pesce(ottenuto con l'acqua ed il brodo in polvere granulare) per poi lasciarle immerse a fine cottura per 24-48 ore, si svilupperà una fermentazione che trasforma le farine del mix liberando una forte attrazione molto naturale, senza sostanze chimiche aggiunte.
(clicca qui per leggere un articolo sulla fermentazione delle boilie)
Un'altra cottura possibile, ma difficile da realizzare, è quella a bassa temperatura ed umidità controllata che si può ottenere solo attraverso i forni industriali e professionali programmabili. anche questo metodo è molto rispettoso degli ingredienti e si svolge a temperature non superiori ai 60 gradi, permettendo l'uso ed inserimento di enzimi, lieviti e probiotici che altrimenti andrebbero inattivati dal trattamento termico. Si tratta di una visione professionale dedicata ad esperti che posseggono lo strumento per attuarla (conosco alcuni chef che sono anche carpisti che la praticano producendo esche straordinarie).
Infine parliamo del microonde, una forma di cottura dedicata e complementare.
dedicata perchè riservata agli inneschi galleggianti (pop up) e complementare perchè comunque subordinata ad una veloce bollitura degli stessi.
Questa combinazione che in genere prevede 1 minuto di bollitura, seguito a 30 secondi di microonde, crea delle micro bolle di gas al centro dell'esca che garantiscono una galleggiabilità infinita!
Il prezzo da pagare è un'eccessiva disidratazione dell'esca che potrebbe portare alla perdita delle sostanze aromatiche che non sono termostabili.
Con questo scritto spero di aver chiarito i vostri dubbi sulle cotture delle boilie, concludo dicendo che la pratica del vapore risulta essere la migliore in senso assoluto fra tutte quelle citate.
vi lascio, come al solito, alla gallery.