La Tiger nut è meglio della boilie?
In molte occasioni la famosa nocciolina tigrata è DECISAMENTE MEGLIO dell'esca bollita che tanto amo!
Non avrei mai pensato di scrivere questo articolo...io che da decenni predico sul come realizzare le boilies più tecniche e funzionali e che ho scritto sull'argomento più di 600 pagine divise fra un paio di libri pubblicati!
Eppure la statistica e la letteratura specializzate ci dicono inequivocabilmente che le Chufa superano in molte occasioni le palline come velocità di entrata in pesca e resa.
Ovviamente l'eterno dilemma "Tiger VS Boilie" non può essere liquidato con una risposta univoca in quanto dipende sempre dal contesto e dalla strategia di pesca utilizzate,
In questo articolo voglio fare un sunto DEFINITIVO di quanto già scritto e detto su questo canale(poi vi linko gli articoli precedenti ed i video a tema) valutando solo i pregi del piccolo tubero visto che di boilie e di ricette per palline è pieno il sito.
Direi di partire dall'elenco delle situazioni in cui la statistica ci dice che la nocciolina tigrata è superiore alla pallina per poi cercare di capire anche il perchè.
- acqua vergine (o poco pressata)
- acque fortemente disturbate(pesci gatto, gamberi e tartarughe)
- budget limitato e impossibilità a farsi le boilies
- pescate veloci che durano poco
- pescate senza alcuna pasturazione preventiva
- pesci smaliziati e sospettosi
Il primo punto è quello più ambiguo in termini pratici e non è possibile dare una spiegazione certa di tutte le motivazioni. Già agli albori della tecnica in Italia (anni novanta) ci eravamo accorti che alcune acque rispondevano con templi bibblici (o non rispondevano affatto) utilizzando le boilies. Ricordo come in alcuni casi si catturasse al primo lancio e come in altri si sprecassero decine di chilogrammi di boilies senza mai vedere una partenza per mesi!
Tante di queste acque "complicate" sono state espugnate grazie ad inneschi alternativi a base di particles e le tiger nuts hanno sempre avuto un posto di rilievo in termini di gradimento da parte dei pesci.
La chimica dell'acqua e quella dell'esca interagiscono fra loro profondamente e in alcuni casi si sposano perfettamente mentre in altri si scontrano.
Le noccioline sono dotate di una chimica blanda e basata esclusivamente sulla fermentazione organica degli zuccheri contenuti nel tubero. Si tratta quindi di segnali molto naturali, non sospetti e il più delle volte già noti alle carpe che associano facilmente l'esca ad una fonte di cibo, senza mai aver visto una chufa!
Queste esche sono inoltre mediamente digeribili per l'apparato digerente dei ciprinidi e quindi vengono "riproposte" dopo essere transitate indenni, riproponendo quasi all'infinito lo stimolo alimentare. Questo per dire che anche una piccola quantità riesce a creare una grand pasturazione. (questo è il principale pregio...ma anche un grave difetto intrinseco a questa risorsa alimentare che deve essere ben gestito dosando le quantità usate).
I piccoli tuberi hanno inoltre una dimensione e una forma "NON SOSPETTE" e naturali , ed anche un colore mimetico con la maggior parte dei fondali che non permette un individuazione precisa da parte dei grossi ciprinidi.
A questo fatto aggiungiamo anche che i terminali dedicati alla tiger nuts sono mediamente più curati rispetto a quelli per le boilie.
La tiger viene sempre proposta in piccoli inneschi ben bilanciati e di peso neutro e non è strano trovare appassionati che innescano benissimo la tiger...mentre usano hair rig improbabili e mal commisurati quando utilizzano la pallina.
L'insieme di questi elementi ci porta ad un rateo di catture più elevato in questa tipologia di acque poco pressate con pesci selvatici.
Il secondo punto è forse il più sentito dalla maggior parte degli utilizzatori della Tiger per " "BISOGNO". Ormai non conto più le richieste di consulenze che iniziano con la disperazione di chi pensa di non poter più usare le boilie sugli spot abituali a causa dell'impossibilità di restare in pesca degnamente! Il caso più emblematico è il famosissimo lago di Endine che, a detta dei più, è diventato ormai refrattario alle boilies a causa degli elementi di disturbo presenti.
Ammesso e non concesso che questo sia sempre vero, diciamo che la tiger nut presenta una resistenza specifica decisamente superiore alle palline. Si tratta di un tubero coriaceo e duro anche dopo prolungata cottura, necessaria per fargli esprimere le massime potenzialità attrattive.
(clicca qui per leggere il capitolo del sito dedicato alla preparazione delle Tiger nut)
(clicca qui per la spiegazione video su come preparare le Tiger nuts)
Per la sua natura chimica e attrattiva, basata sulla fermentazione degli zuccheri, risulta normalmente poco stimolante verso spazzini opportunisti attirati soprattutto dalla decomposizione dei tessuti animali (gamberi e pesci gatto).
Inoltre, sempre per la cura riposta nella preparazione del rig dedicato, è difficile che queste azioni di attacco riescano a rendere inefficiente il terminale.
Infine molti carpisti hanno ormai l'abitudine di intervallare una nocciolina vera con una finta in plastica che oltre a bilanciare il tutto, rende virtualmente indistruttibile la presentazione.
Il terzo punto è molto semplice da spiegare: con 25 kg. di noccioline (acquistabili a 2-3 euro al kg.)
(link ad un venditore on line all'ingrosso)
un pescatore che si dedica ad un'azione di ricerca e "caccia" delle carpe, ci pesca un'intera stagione!
Inoltre basta avere una pentola per bollire, un contenitore per fermentare e conservare ed eventualmente un tritacarne se si vuole sbriciolare per un azione di pasturazione più aggressiva (che descriverò in seguito e che è comunque spiegata nei link precedenti).
Pochi attrezzi, spesa bassa e comunque un ottima resa. L'esca ideale per chi inizia e per i giovani che magari non possono neanche permettersi in ambito familiare di maneggiare sostanze puzzolenti e scomode come le farine di pesce, i predigeriti ecc.
Per il quarto punto fa comunque testo quanto affermato nel primo. Se la mia azione dura poche ore, non c'è il tempo per una boilie classica di sfruttare la sua attrazione intrinseca, mentre una piccola nocciolina posata in maniera discreta su un letto lattiginoso di tiger sbriciolate e ben fermentate entra in pesca dai primi secondi. E si rivela pure un ottimo innesco veloce da pesca a stalking.
Anche in questo caso il gusto, la forma e le dimensioni fanno la differenza.
(clicca qui per leggere quanto è importante la forma dell'esca)
Il quinto punto si spiega nella dinamica attrattiva degli zuccheri fermentati, segnali presenti in natura e noti a tutti i pesci onnivori. Questi elementi chimici molto solubili non hanno bisogno di essere interpretati e non risultano ingannevoli. per questo la risposta è rapida senza che si debba creare una abitudine all'alimento specifico. Per la loro natura indigesta i frammenti di tiger vengono più volte ingeriti e sputati e anche quando vengono ingoiati tendono a ripresentarsi in forma edibile e ancora attrattiva nelle feci dei pesci. se pasturo una palla di tiger nuts sbriciolate, i pesci stessi concorrono a diffondere lo stimolo su di un area più estesa, creando peraltro i presupposti per una certa frenesia alimentare. per questo motivo sono esche che funzionano bene anche senza pre-baiting.
Infine il sesto punto risulta sempre legato alla natura blanda e non sospetta dell'attrazione esercitata dalla nocciolina.
Le piccole dimensioni, la colorazione mimetica e non ambigua e l'uso di terminali leggeri, ben bilanciati e discreti chiudono il cerchio e rendono il tutto molto efficace verso pesci spaventati o selvatici.
(clicca qui per leggere un mio precedente articolo boilie VS tiger)
A questo punto in tanti si interrogano se la soluzione migliore sia ricreare una boilie gusto tiger per avere un buon compromesso delle due esche.
Fermo restando che una pallina al gusto di nocciolina sarà certamente vincente perchè quello è un sapore che le carpe apprezzano molto, non è possibile ragionare su questo parallelo per tutto quello che ci siamo detti fino ad ora.
(clicca qui per leggere una bella ricetta di boilie gusto tiger nut)
Da un punto di vista pratico la Tiger nut risulta una scelta vincente, facile da realizzare e pratica per molti pescatori. Con questo non intendo dire che si debba usare come esca esclusiva, ma per un cacciatore di carpe nomade e dall'azione veloce il trittico Tiger nut, piccola pop up visiva e boilie ad elevata attrazione organica, potrebbe essere la scelta definitiva per calare 3 canne molto differenziate per saggiare le preferenze dello spot specifico e dei grossi pesci che ci vivono.
(clicca qui per la ricetta di una pop up da caccia)
(clicca qui per una ricetta di boilie ad elevata attrazione)
Come spiego nel video che ho linkato all'inizio, la pasturazione è parte integrante di una corretta strategia d'uso della nocciolina tigrata. Il grosso rischio è pasturare troppo e far spostare lo sbriciolato digerito dal epsce lontano dallo spot vanificando la nostra azione.
Per questo motivo io suggerisco di usare solo la misura più piccola delle tiger in pastura e di macinare la maggior parte con il tritacarne per creare delle palle compatte di una pastura lattiginosa ma impalpabile che dia tanto stimolo e poca sostanza. In mezzo a questo marasma ci saranno anche piccole noccioline e il nostro innesco super curato che svetterà come fosse la ciliegina golosa sulla torta.
Vale la pena di realizzare con cura maniacale l'innesco, selezionando le tiger più grosse e sbucciandole preventivamente prima dell'ammollo e cottura, per favorire le dinamiche dei succhi. io suggerisco pure di tagliare le due estremità per rendere più sferico l'innesco e creare maggior scambio con l'acqua.
Esistono molti modi per rendere più stimolanti gli inneschi, ve ne propongo alcuni nel link qui sotto.
(clicca qui per imparare a fare gli inneschi con le tiger nut)
Chiudo questa disquisizione con una strategia a "bombetta" presentatami da un amico garista che è solito usare un singolo innesco leggermente bilanciato con spugnetta nera (di piccole dimensioni) rinchiuso nel sacchettino con farina di tiger nut e irrorato di succo di tiger nut concentrato, immagino una tipologia PVA frendly.
Mi auguro di aver trattato in maniera completa questo argomento che desta molto interesse e di aver innescato la voglia di provare in chi non ha mai prestato troppa importanza agli inneschi alternativi.