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Black fish mix story

Nello sviluppo di esche fish meal ci sono due proprietà da tenere in grande considerazione: la parte nutritiva e il gusto.

 La prima caratteristica è fondamentale quando si crea un’esca per medie e lunghe pasturazioni perché il pesce riconoscerà la nostra boilie come forma di nutrimento alternativa cibandosi e ricercandola sul fondale; la seconda è fondamentale quando si richiedano anche buone doti in termini di attrazione e la capacità di essere immediatamente accettata dalle carpe.

 Lungo il mio percorso di bait maker, mi sono trovato spesso nella necessità di sviluppare miscele aromatiche differenti per accontentare i numerosi pescatori convinti che una buona pallina da carpe deve puzzare di pesce.

 Non ho mai basato nessuna delle mie ricerche sul raggiungimento di obiettivi esclusivamente di marketing, cercando sempre di raggiungere dei risultati di costanza in termini di resa che rispettassero i miei elevati standard di confronto, riuscendo comunque a trovare soluzioni stuzzicanti per il mercato; con il black fish credo di avere dato il massimo!

 La richiesta aziendale prevedeva in questo caso di creare un’esca al pesce, odorosa quanto basta, sufficientemente fuori dagli schemi e relativamente economica.

 Come spesso accade prima ci s’imbatte nell’ ingrediente giusto e poi s’inizia a pianificare il resto! 

 Ho spiegato come è avvenuto "l'incontro" con il black ink, il nero di seppia, nell'articolo precedente a questo che vi invito a leggere perchè ricco di spunti interessanti per la pesca!

 

(clicca qui per l'articolo sul nero di seppia)

 

 Il gusto incredibile dell’inchiostro, unito alla sua eccellente solubilità in acqua, mi spinse a fare delle ricerche specifiche e trovare farine utili a formulare una super esca da carpe.

Nella mia ricerca di un ingredienti fuori dagli schemi e superiore al semplice inchiostro (che si trova facilmente per alimentazione umana) recuperai una pasta di fegato di calamaro che conteneva anche l’inchiostro; con i 200 grammi di campionatura ricevuti dalla lontana Corea, sviluppai delle esche partendo dal mix 50/50, decisamente interessanti e efficaci.

 

Ne ho parlato a proposito della ricetta delle boilies Total black squid, indicando anche come produrre autonomamente questo spettacolare liquid food.

 

(clicca qui per la ricetta della Total black squid boilies)

 

 Purtroppo l’importazione prevedeva complicanze burocratiche difficilmente superabili e fui costretto ad abbandonare questa prima fase embrionale del progetto che ormai avevo chiamato “Black”.

 Ricercai lo stesso prodotto in farina, una forma più trasportabile e maneggevole, così come altre possibilità come squid powder o squid meal da fornitori con i quali avevamo già ottimi rapporti commerciali.

 Trovai inoltre dei produttori Italiani e Spagnoli d’inchiostro di seppia a uso umano e quindi facilmente reperibile.

 

 La base di lavoro su cui poi fare interagire le farine animali fu così composta:

 

   -20% di soia grassa tostata

   -20% di latte scremato in polvere

   -20% di semola rimacinata di grano duro

 

 Una base molto stabile, economica e capace di far lavorare bene la pallina in acqua, con le tempistiche corrette per un’esca stimolante come quella che volevo creare.

 Le farine di pesce utilizzate a comporre il restante 40% erano le seguenti:

 

   -20% di squid liver powder (oppure squid meal)

   -10% di farina di pesce predigerita Cilena

   -05% di squid idrolizzato

   -05% di nero di seppia

 

 Realizzai così una miscela molto intrigante in termini di gusto e colore che conquistò i testers fin dalle prime fasi in pesca, sia come appeal, sia come resa in termini di catture.

 Riuscendo a trovare tutti gli ingredienti da un unico fornitore, si riuscirono a contenere i costi di produzione e quindi mantenemmo il presupposto iniziale di creare un fish mix fuori dagli schemi con un costo al pubblico competitivo, di poco superiore ai 5 euro/kg., decisamente basso per questo tipo di prodotti (prezzo di mercato riferito al sacco da 5 kg. negli anni 2005-2010)

 Ricordo ancora la velocità di azione delle palline nere che in fiume mi regalarono una stagione memorabile, rullate con una ricetta che ancora oggi mi sento di suggerire per l’efficacia dimostrata, e perché molto differente in termini gustativi dalle boilie al pesce comunemente utilizzate da molti appassionati. La base di partenza per i liquidi era ovviamente il nero di seppia naturale, che recuperavo dal pescivendolo di fiducia al quale chiedevo di prepararmi una decina di sacchetti dell’inchiostro, quando eviscerava le seppie per la vendita.

 Le dosi per impastare un chilogrammo di mix erano le seguenti:

 

   -5 vescicole d’inchiostro

   -30 ml. di salsa fermentata di pesce Squid brand

   -7 ml. di aroma Squid Octopus

   -5 ml. dolcificante NHDC

   -2 gocce olio essenziale all’aglio

 

Questo mix fu uno dei successi commerciali per l'azienda Big Fish per cui era stato sviluppato. I motivi erano essenzialmente legati al profondo cambiamento che stava subendo questa tecnica di pesca, con sempre meno appassionati disposti a pasturare per mesi con grosse quantità di esca, con la conseguente necessità di miscele molto accattivanti come qualità gustative e non solo nutritive.

 

(sei uno che pastura pesante e ti piacerebbe abbinare questa parte liquida con un mix più nutritivo ed economico? clicca qui per una ricetta di mix che ottimizza i costi per le grosse quantità)

 

Questo rende il mix molto attuale anche i se i prezzi sono ovviamente cresciuti in questi ultimi 12 anni!

 

La parte del leone la fa il nero di seppia che ha un suo costo specifico e che si può trovare on line riuscendo ad avere un buon prezzo.

 

(clicca qui per essere indirizzato ad un rivenditore on line per privati di nero di seppia in polvere)

 

Chiudo questo articolo con un ringraziamento speciale all'amico Pino Gallone uno dei tester più coinvolti nello sviluppo di questo bel progetto di mix. Lo si può vedere anche nelle foto in gallery con uno dei primi prototipi rullati e portati in pesca.

L'amico Pino era solito sfruttare un liquid food auto prodotto con cui rullare una super esca per i suoi laghi vulcanici.

Sui fondali scuri di queste acque, il "nero" black fish risultava decisamente mimetico obbligando il pesce a trovare ogni singola boilies con i sensi di natura chimica, creando quindi molta frenesia alimentare ed aspirazioni decise con ottime possibilità di allamata.

 

(clicca qui per leggere la ricetta Pino's special bait con il liquid food auto prodotto)

 

Vi ricordo che sul libro The Bait Guru trovate questa ricetta (ed altre) nella precisa versione commerciale usata all'epoca con l'indicazione anche dell'esatta tipologia e marca di farine utilizzate.

 

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