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pH spiegato facile...

Lo studio della chimica dell'esca mi ha molto affascinato ed impegnato per anni in quanto responsabile dello sviluppo prodotti per un'azienda leader del settore esche in Italia. Un ruolo che ha molto di scientifico e per il quale bisogna studiare e confrontarsi con specialisti del settore pet food, aromistico e chimico-alimentare.

Se sei un pescatore che pensa che :"La carpa è un maiale che mangia tutto" oppure "nella pesca conta più il culo che l'esca" conviene che ti fermi qui con la lettura e amici come prima!

Se invece vuoi approfondire le dinamiche chimiche che intervengono fra la boilie e l'acqua seguimi in questo scritto che ti offre una spiegazione pratica e semplice.

Anche questo articolo del blog nasce dal rinnovato interesse per l'argomento risvegliato dalla pubblicazione di vecchi video che avevo caricati sul mio vecchio canale youtube (uno dei primi dedicati alla didattica sul carpfishing, attivo dal 2006) e risalenti a serate tenute nei club come divulgatore, attività che ho iniziato con la nascita del marchio Big Fish nel 2002.

Se te li sei persi ora te li linko...

 

(clicca qui per una serata registrata da più di un ora a tema chimica dell'esca)

(video breve relativo ai test in acqua delle boilies che puoi vedere anche in galleria alla fine)

 

L'argomento chimica è sempre stato controverso e frainteso e questo ha portato purtroppo alla nascita di molteplici leggende metropolitane che hanno svilito e reso antipatico il parlare o scrivere di certi temi.

Questo perchè chi ha una conoscenza superiore della materia viene spesso considerato un professore in cattedra a prescindere da quanto siano interessanti i fatti che ha da esporre.

E anche perchè il carpfishing e la pesca a fondo in genere sono pesche semplici praticate con soddisfazione e successo anche da pescatori poco esperti ed attenti che si accontentano del risultato senza sapere come lo hanno ottenuto.

Veniamo dunque al tema della discussione che scaturisce da una semplice prova in acqua che potete vedere nei fotogrammi a fine articolo in cui ho semplicemente immerso un'esca pronta ready made in due boccini differenti, l'uno con acqua tendente all'acido e l'altro con acqua tendente al basico per vedere se ci fossero differenze. (Stesso test anche con due esche self made).

Se avessi osservato delle differenze tangibili , essendo le boilies uguali ed estratte dallo stesso sacchetto, la differenza non poteva che dipendere dall'acqua.

Al fine di selezionare un acqua pura e non contaminata, usai due bottiglie commerciali di acqua naturale, la goccia di carnia e la sant'anna. Una a pH 6,6 e l'altra a pH 8,4.

Effettivamente c'è una considerevole differenza già dai primi minuti d'immersione (sia la readymade sia la self made) che dovete certamente considerare!

Per non parlare di come, con il passare delle ore, questa differenza diventi ESTREMAMENTE marcata.

Ma cosa succede quindi?

Dobbiamo comprendere che la boilie è un complesso amalgama di farine, liquidi organici(liquid food, amminoacidi, uovo), e liquidi artificiali (aromi, dolcificanti,stabilizzanti).

Dobbiamo comprendere che la maggior parte degli ingredienti chimici liquidi usati per creare attrazione ha pH tendente all'acido o addirittura molto acido (si pensi all'acido butirrico, all'aceto, agli aromi fruttati, speziati, cremosi etc.).

E in questo è racchiusa la risposta scientifica che stavamo aspettando da inizio articolo:

 

Un acqua basica estrae più velocemente le sostanze idrosolubili acide contenute nell'esca

Un acqua acida estrae più velocemente le sostanze idrosolubili basiche contenute nell'esca

e viceversa...

Un acqua basica estrae più lentamente le sostanze idrosolubili basiche

Un acqua acida estrae più lentamente le sostanze idrosolubili acide

 

La cosa è in se molto semplice e in pratica si traduce in piccole accortezze legate soprattutto al dosaggio degli ingredienti più concentrati come acidi organici, aromi e liquidi ricchi di amminoacidi.

 

(clicca qui per un articolo sugli aromi e sul loro dosaggio)

(clicca qui per un articolo sullo scambio fra boilie e acqua)

 

Ricordiamoci che la maggior parte dei grandi laghi ha acque con pH tendente al basico e questo vale in genere per tutte le cave di ghiaia o sabbiose.

 

(vuoi capire la chimica dell'acqua per ogni ambiente che vuoi affrontare? clicca qui)

 

Questo significa che se voglio creare un'esca ad alto impatto attrattivo fin dai primi minuti da usare in acqua basica, doserò gli attrattivi verso il massimo del loro dosaggio suggerito. In questo modo avrò una fuoriuscita molto violenta delle sostanze e creerò grande frenesia nei piccoli pesci di branco e nelle carpotte. Decidete voi se questo possa essere utile o meno alle vostre pescate specifiche...

Se invece voglio creare un'esca più blanda come stimoli, ma duratura per molte ore, andrò a dosare verso il minimo le sostanze acide ed inserirò aroma preferibilmente basico che uscendo lentamente in questa tipologia di acqua, non creerà mai uno stimolo sospetto per gli esemplari isolati e furbi e che durerà per 10 e più ore di immersione. Decidete voi se questo possa essere utile nella vostra specifica strategia di pesca.

 Altro particolare molto interessante che emerge alla fine del video più breve (quello del confronto esche che vi riporto a fine articolo) è che la grossa differenza in termini di scambio chimico si sviluppa dai primi minuti di immersione fino a qualche ora. Passato un lasso di tempo più ampio, nell'ordine dell 6-10 ore (o più) tutto tende ad uniformarsi e stabilizzarsi e non emergono più sostanziali differenze.

Questo significa che ciò che stiamo cercando di comprendere è particolarmente interessante per chi tiene in acqua l'esca per poche ore, mentre diventa sempre più insignificante se si lascia il terminale in pesca per più di 8 ore.

 

Per tutte quelle strategie dove il nostro innesco rimane sul fondale per più di una notte consecutiva, l'unico particolare di fondamentale importanza è che l'esca sia meccanicamente in grado di resistere sul rig per tutto questo tempo! In questo caso non è neppure importante la chimica dei liquidi presenti nella boilie perchè dopo le 10 ore d'immersione anche le farine del mix si destrutturano a causa dei batteri presenti sul fondo fino a liberare naturalmente sostanze chimiche primarie molto attrattive per le carpe di taglia.

 

Come volevasi dimostrare non c'è mai una risposta univoca perchè ciò che può essere molto utile per uno specifico stile ed approccio è magari inutile o addirittura controproducente per un altro...

Per fare un esempio ricordo sempre che un'esca perfettamente solubile in poche decine di minuti può essere un'arma micidiale nelle mani di un garista e contro producente se invece è usata da un cacciatore di trofei che punta al grosso pesce in ambiente naturale.

Vi lascio alle immagini finali della gallery che si riferiscono al test da me fatto credo nel 2001, quando ero un tester Richworth ed iniziavo a pormi delle domande per capire come mai queste palline compatte e apparentemente impenetrabili all'acqua fossero così efficaci in pesca !

 

P.S. trovate la slide completa della serata sul pH (da cui ho estratto queste immagini)nella sezione apposita del sito che vi linko:

 

(clicca qui per le slide delle mie serate nei club ricche di ricette e argomenti specifici)