Quante carpisti ho stimolato ad intraprendere un proprio percorso nel magico mondo del self?
Purtroppo non ho una risposta certa...ma ho la presunzione di pensare che siano molte centinaia negli ultimi trent'anni!
Alcuni li dimentichi, mentre con altri crei un'affinità comunicativa più grande, semplicemente perchè li trovi subito in sintonia, grazie a fattori concomitanti come cultura, età etc.
Volevo approfittare della recente esperienza con un amico friulano che è rimasto "contagiato" da questa bella malattia, per scrivere questo articolo (che tranquilli, parlerà anche di ricette) per far comprendere come può essere strutturato un percorso di approccio corretto e divertente.
L'amico era solito pescare con tiger nuts, boilies ready made ed esche pronte in genere. Galeotto fu il video sul super market mix (CLICCA QUI SE VUOI VEDERE IL VIDEO), una ricetta molto semplice che ho sviluppato con ingredienti acquistabili nei supermercati e realizzabile senza attrezzi specifici.
Da questo primo input e dalla realizzazione del primo kg. di palline selfmade è iniziato uno scambio di messaggi e di informazioni che mi hanno certamente fatto intendere che il "seme" gettato aveva le potenzialità per crescere rigoglioso.
Il mio primo suggerimento è stato quello di scaricare il mio libro GRATUITO "Le Basi del Carpfishing" (NON HAI ANCORA SCARICATO IL LIBRO GRATIS? CLICCA QUI) che contiene un corposo capitolo dedicato alle esche dove vengono spiegate le granaglie, le ready made e le prime ricette adatte a chi non ha dimestichezza ne strumenti specialistici per rullare.
Quando un carpista di buona esperienza comincia a farsi da solo le esche, l'energià è massima e normalmente i risultati non si fanno attendere. La cattura del primo pesce su esche auto costruite non lascia mai indifferenti e porta ad immaginare l'ipotetico viaggio pieno di soddisfazioni che si è intrapreso, con tutte le potenzialità che il self made può offrire.
Questo è il momento giusto per porsi le domande corrette e capire fin da subito di che tipo di palline si ha bisogno!
L'azione di pesca e gli ambienti che si affrontano (oltre alla stagionalità) influenzano direttamente le scelte che dovremo fare in futuro, sia come ingredienti, sia come spesa (inteso come budget).
Vediamo una lista di domande tecnicamente intelligenti per compiere delle scelte:
- Come pesco? Itinerante? sempre sullo stesso spot? pasturo preventivamente?
- Quante esche mi servono durante la pescata?(determinante conoscere la probabile concentrazione di pesci e\o di disturbo presenti)
- Ho fornitori specializzati da cui posso acquistare comodamente? Devo rivolgermi al mercato on line?
- Che tipo di azione sono solito intraprendere? (bombetta, method, pastura a palle, stringer, stick etc.)
In base alle risposte emerge innanzitutto la prima grande distinzione, ovvero se sono un "pasturatore preventivo" oppure un cacciatore.
Il pasturatore ha bisogno di una food bait (esca nutritiva) in discrete\alte quantità, e di conseguenza deve stare attento agli ingredienti del solido (il mix) in termini di qualità, valore nutrizionale e costo.
Chi non pastura preventivamente, ma pesca sempre sugli stessi posti, rientra in questa categoria in quanto le carpe, alla lunga, riconosceranno le esche come nutrimento.
(COME SI SVILUPPA UN MIX, LEGGI QUI L'ARTICOLO)
Il cacciatore itinerante ha invece bisogno di esche attrattive e deve quindi curare la parte di gusto del mix, e la parte liquida che è FONDAMENTALE per attirare i pesci sull'innesco.
(LE REGOLE DELL'ATTRAZIONE, LEGGI QUI QUESTO FONDAMENTALE ARTICOLO)
Nel caso specifico, la necessità emersa è quella di creare esche attrattive per pescate senza preventiva, quindi immediatamente riconoscibili per il pesce come cibo interessante, anche ingannando la sensibilità chimica della carpa.
Per ottenere questo tipo di pallina la base del super market mix (CLICCA QUI PER LA RICETTA)va benissimo, così come si rivelano interessanti basi come il 50\50 (CLICCA QUI PER LA RICETTA) oppure un semplice birdfood giallo (CLICCA QUI PER LA RICETTA).
La ricetta usata per le boilies che vedete nella gallery finale è questa:
- 200 grammi di savoiardi sbriciolati
- 100 grammi di biscotti amaretti sbriciolati
- 300 grammi di semola di grano duro rimacinata
- 200 grammi di farina di mais fioretto
- 200 grammi di latte scremato in polvere
- aggiunta di 30 grammi di paprika in polvere extra peso per kg.
Tutto molto semplice, facile da rullare, da cuocere e da conservare, con un ottima azione in acqua e con la possibilità di creare esche solubili limitando le uova a 3 per kg.
La vera evoluzione dell'esca (che in origine è stata rullata esattamente come nel video linkato all'inizio dell'articolo) è stato introdurre un concetto di Total baits "basico" (NON CONOSCI IL CONCETTO DI TOTAL BAITS, LO PUOI LEGGERE QUI) dove il liquid food idrata pesantemente l'esca rendendola molto performante.
La scelta dei liquidi è stata determinata dal tipo di ambienti affrontati, dall'alimento naturalmente presente e dalla facilità di reperibilità (on line) del prodotto, nonchè dall'elevatissimo rapporto qualità\prezzo (uno dei migliori nel mondo della pesca sportiva).
Ho subito pensato all'unica azienda che a livello globale, produce in maniera totalmente interna i propri prodotti, partendo dalla materia prima e sfruttando know how e laboratori chimici propri.
Si tratta di MARUKYU (CLICCA QUI PER VEDERE IL SITO DELL'AZIENDA) un colosso Giapponese della pesca sportiva, pasture, ingredienti etc. che certifica in maniera autonoma la salubrità mangimistica dei prodotti.
Nell'ampia disponibilità offerta ho selezionato due prodotti liquidi che facevano al caso nostro come appetibilità e attrazione
- Gure ni Koreda (CLICCA QUI PER IL LINK AL PRODOTTO)
- Koi ni Koreda (CLICCA QUI PER IL LINK AL PRODOTTO)
Entrambi facilmente reperibili nei negozi di pesca italiani che trattano il brand Nipponico.
Questi due prodotti a base di estratti amminici di granchi e crisalide del baco da seta, e di krill ocenanico purissimo, sono in grado di determinare una sinergia attrattiva unica nel suo genere e si possono usare anche per impastare pastura e method con cui accompagnare le boilies (per chi usa questo validissimo metodo).
La parte liquida per kg. di mix sarà così composta:
- 60 ml. Koi ni Koreda
- 40 ml. Gure ni Koreda
- 20 ml. di aceto di melograno (o di frutti rossi)
- 5 uova medie
Anche la parte liquida semplice ma essenziale e molto stimolante. Come accennato in precedenza si può pure lavorare sulla solubilità delle esche calando le uova a 3 e aumentando, di conseguenza, la parte dei liquid food.
Rollabilità molto semplice da gestire e cottura a vapore per 7-10 minuti nel diametro da 20 mm.
Nel nostro caso le esche sono state congelate 48 ore dopo la cottura, se si vuole insacchettare bisogna aggiungere 30 ml. di glicole propilenico e 5 grammi di sorbato di potassio (per kg.).
Un ultima riflessione a chiusura di questo scritto prima di lasciarvi alla gallery con le immagini delle palline.
Io conosco questa "malattia" e comprendo come per molti di voi una pallina così possa già essere rivoluzionaria e perfetta per il 90% delle pescate senza pensarci più! Ma sò che per altri sarà un punto di partenza, l'inizio di un bel gioco che non finisce mai...a questi ultimi ricordo di tenere sempre a mente le domande iniziali e di tarare il percorso su esigenze specifiche e non su fantasie...
Se volete giocare mischiando ingredienti solo per divertirvi fatelo! Ma tenete presente che provare sempre nuove esche a pesca peggiorerà i risultati!
Se volete testare le vostre esche ricordate sempre i consiglio di questo articolo su come testare le boilies!
(come testare le boilies, clicca qui per l'articolo)
In bocca al lupo a tutti per le vostre esperienze da Baits makers!
E se volete evolvere verso confini inesplorati...
non mi resta che suggerirvi il libro Boilie istruzioni per l'uso!