CARPISTA: CHI SEI?
Versione integrale del discorso tenuto al convegno di Carpfishing Italia: “la carpa e la pesca notturna: da conflitto a collaborazione”, al 6° Carpitaly 2004 (Gonzaga MN) Di Stefano Forcolin.
Sono veramente molto lusingato di essere stato invitato dal “mio” presidente a prendere parte a questo importantissimo appuntamento, in quanto sono convinto che questa sia un’ occasione dalla quale, il nostro movimento, possa estrarre le giuste forze per riuscire a compiere quel grande passo in avanti che tutti quanti noi auspichiamo in questo momento, per il nostro futuro. Sono altresì orgoglioso di rappresentare una platea così gremita di carpisti come me, ma penso anche a quanti, per ragioni di lontananza, non possono essere qui, noi li sentiamo vicini. Mi devo subito scusare con tutti voi, ma la mia poca dimestichezza in simili situazioni e la mia forte emozione, mi costringono a tenere l’occhio fisso sui miei appunti, probabilmente dimenticherei tutto! Col mio intervento cercherò di portare una testimonianza e le mie sensazioni per riuscire a disegnare ancora meglio, quello che è l’identikit del carpista, la sua personalità, l’etica, la sua morale, il suo pensiero e , perché no, i suoi desideri.
Rapporto con l’ambiente: Personalmente ho ancora ben impresso nella mente la sensazione che provai nello scoprire che era nata una tecnica di pesca che prevedeva un indissolubile legame con l’ambiente, lunghe sessioni, completamente immersi nel verde. Naturalmente me ne innamorai subito… Il carpista è un assoluto estimatore della natura. Rispetta i luoghi che frequenta e ama gli scenari che lo ospitano. Il carpista, nella ricerca dei propri luoghi di pesca predilige il verde e l’azzurro. Si fa accarezzare continuamente dall’idea di poter camminare a piedi nudi sull’erba senza il pericolo di calpestare i cocci di una bottiglia abbandonata. Lui ha sempre nel fondo della borsa un sacco per la spazzatura con il quale ripulire i posti dai rifiuti abbandonati. Il carpista non getta a terra nemmeno un mozzicone di sigaretta…Quando se ne va lo fa senza lasciare traccia del suo passaggio. Il carpista non lo vedi, la sua presenza è sempre molto discreta, lui non accende fuochi, non schiamazza, in silenzio erige la sua tenda che è dello stesso colore dei cespugli che lo circondano, le sue attrezzature, il suo vestiario ma soprattutto il suo pensiero sono mimetici, questo per essere in sintonia con l’ambiente e per entrare più velocemente , senza per questo sconvolgerlo, il meraviglioso mondo di madre natura. Il carpista nella sua borsa tiene anche una pala, con la quale in caso d’emergenza copre i propri bisogni, qualcuno sta già pensando all’acquisto di un w.c. chimico, il massimo sarebbe trovarlo nei luoghi di pesca più battuti.
Qualcosa di buono: Un carpista può essere anche una sentinella nella notte! In alcune cave, adibite a discariche abusive, qualcuno ha dovuto smettere di fare i propri comodi in tutta tranquillità e mentre il carpista di notte è un fuorilegge, c’è qualcuno che non lontano tende una rete…Se per caso ti alzi presto , lo puoi vedere mentre aspetta l’alba, oppure disteso, mentre ammira un cielo pieno di stelle, al tramonto invece lo sorprenderai mentre scatta una fotografia ad un sole rosso. Lo incontri all’improvviso, tra la nebbia o su di un prato fiorito, sotto un sole cocente o mentre saltella per il freddo. Nessuno lo può tener lontano da quelle rive che tanto lo attraggono. Il carpista è disposto a sacrifici enormi per ottenere il meglio dalla propria passione: sonno, affetti, danaro, orari straordinari di lavoro e, a volte anche tanta fatica fisica…
Quanti chilometri per Il carpista che prepara i suoi posti di pesca pasturandoli amorevolmente! Per far questo può compiere qualche centinaio di chilometri alla settimana, lo fa per abituare i pesci alle proprie esche. Lo potrai trovare sulle strade con la macchina stracarica ed una barca sopra la capote, magari è partito a mezzanotte anche se aveva puntato la sua sveglia sei ore dopo…Lui non riesce a dormire alla vigilia di una sessione tanto attesa. E’ un grande viaggiatore , è già stato visto in molti stati d’Europa e ultimamente si spinge volentieri anche fuori dal vecchio continente.
Nella vita…Il carpista lavora: Può essere un artigiano o un aviatore, un operaio, un medico oppure un muratore…. Perché chi lavora ha bisogno del carpfishing come una delle poche terapie che ha effetto immediato contro lo stress, se poi il carpista è giovane avrà ancora più bisogno di questa panacea che lo potrà tener lontano dalle mille tentazioni negative che il vivere moderno gli offre. Nella sua testa c’è sempre posto per un pensiero rivolto alla sua passione: una ricetta perfetta per un’esca magica o una strategia infallibile per la prossima uscita, tante piccole cose che lo aiutano a distogliersi dal grigiore che la vita di tutti i giorni molte volte ci impone. Il carpista ha la suoneria del telefonino tipo segnalatore d’abboccata e ogni volta che qualcuno lo chiama si ricorda dell’emozione che prova quando una delle sue carpe è in fuga…E’ anche un cuoco sopraffino, si diletta in manicaretti che poi, assaporati all’aperto, hanno tutto un altro sapore ,o forse…E’ solo fame! Passa intere giornate nel proprio garage a produrre boilies, far bollire delle granaglie , plastificare dei piombi o legare degli ami, ma sa bene che la sua famiglia ed il suo lavoro hanno sempre il sopravvento, questo perché è un uomo appassionato ed un appassionato è innamorato, un uomo innamorato è felice, un uomo felice è per forza un uomo equilibrato, semplice!
I rapporti con le carpe: Le nostre acque, dopo l’avvento del carpfishing, hanno dimostrato in realtà, di che cosa sono capaci: pesci che nessuno avrebbe mai pensato di vedere…Il carpista ha sempre un fremito quando riesce nella cattura di una di esse. La posa dolcemente sul materassino e tenendo bagnato il pesce, toglie l’amo con la massima attenzione, poi cura le ferite e abbracciando la sua preda si fa immortalare in quello che sarà il suo unico trofeo, perché poco dopo riaccompagnerà con il corpo e con la mente il suo pesce direttamente nel suo ambiente…
Come momento sociale, di aggregazione, di scambi culturali e come fonte di amicizie, il carpfishing non ha eguali. Questo perché, quando incontri un carpista, in parte, ti sembra già di conoscerlo, è come se avessi già letto la metà di un libro appassionante e non vedi l’ora di continuare. E’ un vero peccato che tra noi ci sia ancora qualcuno che di quel libro ha guardato solo la copertina o il marchio. Bisognerebbe comprendere che questi stupidi integralismi fanno solo del male a noi e alla nostra passione. Siamo carpisti della terra, tutti sotto lo stesso cielo. Trovare un amico nel nostro mondo, non è difficile…Ci sono troppi bravi ragazzi…Tutti uguali e tutti diversi…Il carpista gode della compagnia di tante persone e ricerca avidamente questi assoluti momenti di socializzazione, ma può anche resistere una settimana da solo, perché sa assaporare la solitudine come uno spazio assoluto ,da esplorare, per guardarsi dentro.
Per quanto riguarda i rapporti con gli altri…Dovremmo tutti ricercare sempre il massimo equilibrio, le acque sono un patrimonio, libero di essere goduto da tutti, posti pasturati e, per questo, esclusivi, lenze tese di traverso o a 500mt, gomme bucate, atti vandalici, non dobbiamo permettere che tutto ciò prenda il sopravvento, emarginiamo chi ostacola lo sviluppo della nostra tecnica, cerchiamo, noi per primi, di dare il buon esempio e di essere sempre accondiscendenti ed altruisti, tutto ciò ci sarà reso.
Grazie a tutti. Con questo concludo il mio intervento ringraziando tutti coloro i quali hanno contribuito in tutti questi anni allo sviluppo di questa meravigliosa tecnica di pesca. Una scintilla che per me è scoccata 12 anni fa e da allora non mi ha più abbandonato, mutando positivamente il mio modo di vivere. Una passione nata nella notte dei tempi e completamente proiettata nel futuro, che affonda le radici nei veri valori del passato andati forse un po’ perduti. Questa nostra, è una passione pulita e completa, che offre un’ occasione divenuta oramai rara, ossia la possibilità all’uomo di tornare se stesso, è per questo che io oggi, ringrazio tutti voi ed il “MIO CARPFISHING!!”