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Peccati di gola...

  

PECCATI DI GOLA

 

Ambrogio ho un certo languorino ! La mia non è solo fame, è voglia di qualcosa di buono!...Questa frase non vi fa pensare che anche nelle nostre situazioni carpistiche possa succedere la stessa cosa ? La nostra signora non si accontenta mai , siamo ,volenti o nolenti ,costretti a modificare continuamente le nostre strategie , preparando in modo evoluto i nostri avvicinamenti all’acqua.Molti di voi ricorderanno i cioccolatini che si potevano acquistare negli anni ‘70 questi cambiavano nelle forme,ma infine si trattava quasi sempre di semplice e solo cioccolato, rarissime erano le varianti sul tema ; entrate oggi in un supermercato e recatevi nel reparto dolciumi , non vi sembra sia cambiato qualcosa ? Di sicuro è aumentato il vostro imbarazzo nella scelta , che dire poi dell’acquolina in bocca? Non c’era certo il bisogno di tutto questo bendidio , ma la grande varietà di queste proposte ha fatto aumentare le nostre tentazioni che molte volte ci portano all’acquisto. Tutto ciò succede tra noi esseri umani , ma per quale motivo noi carpisti dovremo continuamente cambiare migliorando le nostre esche per essere vincenti sulle nostre avversarie ? Sono convinto che le nostre prede siano diventate tali ,cadendo nella trama tessuta da una pallina colorata ,ottenuta da un impasto di farine e addizionata da additivi attiranti , per il motivo che non è mai rimasta tale ,è l’evoluzione l’arma che ci permette di progredire nei risultati . Per caso ,c’è ancora qualcuno che continua a mangiare solamente i soliti cioccolatini degli anni’70 ? La boilie in questi anni nei quali è cresciuta ,ci ha permesso di sfidare acque molto ricche di alimento naturale , situazioni ritenute al limite dell’impossibile : cozze , ver-de-vase, gamberi , come hanno fatto le carpe a cadere in tentazione mangiando una boilie ?

Tutto ciò è strano, eppure siamo consapevoli di non poter competere direttamente con l’elemento naturale , le carpe però , in certe situazioni ,sembrano adorare la boilie e si nutrono di essa in maniera tale da far tornare alla mente quella signora di prima : “ Non per fame ma per voglia di qualcosa di buono!” L’attrazione provata dipende da qualcosa che non viene trovato sistematicamente nei soliti posti e nei medesimi periodi , nel senso che quando c’è è bene approfittarne .  Il fondamentale apporto di integrazione alimentare che porta equilibrio nella dieta, unito all’importanza della novità che solo un’esca sempre evoluta e ben ponderata può dare, fanno della boilie l’esca incontrastata del carpfishing e materia di studio infinita, nonchè rampa di lancio dalla quale partono innumerevoli input , fattori vitali per la crescita dell’intero movimento. Quanto dovuto, per marcare l’importanza ricoperta dalle novità nel settore delle esche, novità che sicuramente influenzeranno in maniera positiva le nostre belle giornate di svago e di pesca . Siamo tutti concordi nell’ affermare che la potenza di erogazione del segnale di richiamo insito nella boilie sia il perno fisso al quale attaccare tutto il sistema di adescamento ,è per questo che dobbiamo prodigarci nel mettere in acqua qualcosa che riesca ad emettere un segnale di nutrimento capace di stagliarsi al di sopra della linea emessa da tutto il resto presente sul fondo , questo sforzo renderà le nostre prelibatezze  rapidamente intercettabili dalle nostre amiche. Nessuno può negare che l’avvento dei bait-dip non gli abbia consentito la cattura di qualche pesce in più , quindi è proprio in questa direzione che si stanno muovendo le nuove tendenze in materia di hook-bait (inneschi) .

PELLE DI PELLET Passiamo quindi ad analizzare queste innovazioni ,consapevoli del fatto che nulla è miracoloso ma che l’uso di essi nei luoghi e nei periodi più indicati potrà portarci ad incrementare il numero e in certe situazioni, la taglia delle nostre ambite. La novità proposta dall’Italiana FISHCON si chiama boilie pellettata, esca prodotta a livello artigianale , dall’elevata qualità ,con un cuore di impasto tradizionale ( boilie) ricoperto da uno strato di pellet ... Geniale! Si può facilmente comprendere come un siffatto innesco potrà essere catturante già dal primo minuto dalla sua messa in opera e la metamorfosi che subirà causata dall’azione dell’acqua lo farà rimanere tale per lungo tempo. Ciò sta nel fatto che anche l’ eventuale bait-dip assorbito dallo strato di pellet troverà proprio in quest’ultimo facile veicolo di “trasporto” ,oltremodo la fase di disgregazione del pellet ,che sarà ultimata non prima di 4/5 ore (per acque ferme e temperate) permetterà di avvalorarci di un’esca tremendamente efficace ,alla fine di questa fase avremo il cumulo di pellet disgregato con al centro una boilie ancora nuova di zecca attaccata ad un hair-rig : il tutto ancora molto appetitoso ,anche in considerazione del fatto che , per abitudine acquisita ,nelle acque a pressione, le carpe associano la struttura del pellet ad alimento non pericoloso in quanto quest’ultimo viene usato ancora raramente come innesco vero e proprio. Validissimo anche in fiume e canale nei quali il lento dissolvimento provoca una scia attrattiva che conduce la carpa fin proprio sopra l’innesco. L’unico handicap che può derivare dall’uso di questo tipo di esca è sicuramente legato al cambiamento di diametro in corso di pesca , questa particolare caratteristica va a modificare i  parametri di misura ,irrinunciabili del nostro hair rig . Si rende necessario, qualora le nostre “avances” fossero protese alla lunga permanenza in acqua ,di attuare, in misura precauzionale, una riduzione della misura del  “capello”,  assicurandoci le sempre possibili, mobilità e rotazione dell’amo stesso , in tal modo ,a disgregazione avvenuta, la misura tra curva dell’amo e innesco non rischierà mai di essere troppo abbondante.

POLVERE MAGICA Il secondo sistema che propongo alla vostra attenzione  si basa sulla creazione di un nuovo prodotto dalle caratteristiche innovative. Si tratta di una polvere finissima composta da attiranti e gelatificanti ; la boilie da trattare verrà dapprima  immersa o spruzzata con un normale bait-dip ,nel caso del Powder-Dip (Carping & Surfing) ,mentre per il Superjelly(Pelzer baits )si farà uso dell’erogatore spray per spruzzare un apposito catalizzatore a base di attiranti . In tutti i casi l’innesco verrà poi cosparso del prodotto in polvere, in questo modo verrà fissata la parte liquida ,al momento dell’immersione la polvere subirà un processo di gelatificazione ,questo gel , molto resistente , rimarrà sulla boilie dalle 2 alle 3 ore (acqua temperata e non corrente) nelle quali farà gradualmente uscire il bait-dip ,risolvendo a pieni voti il problema di “lavaggio” che l’innesco subiva superficialmente al momento del lancio, nell’uso passato. Nel contempo anche il gel diluito aumenta in modo progressivo le particelle attiranti che fluttuano attorno all’innesco. Naturalmente lo scadere di questi processi a livello “epidermico” attiverà automaticamente il normale funzionamento di adescabilità della boilie che nel frattempo avrà risparmiato molta della sua potenza attrattiva, vi rendete conto? Più passa il tempo e più aumenta il potere attirante , assolutamente incredibile!!Abbiamo finora preso in esame due metodi che prevedono una addizionabilità attrattiva proveniente dall’esterno, una sorta di “pelle” aggiuntiva che porta ,abbiamo visto, ad incrementare le doti di adescabilità in un innesco.

IL CAVALLO DI TROIA Quello che invece adesso mi piacerebbe  sottoporre al vostro giudizio è un metodo di aumento del potere attirante per hook-bait che proviene dall’interno. Già da qualche tempo questo innesco è entrato a far parte dei miei inganni fissi , e onestamente non è stato miracoloso, però...In definitiva è molto semplice ,si tratta di procurare una cavità al centro interno della boilie. Per far ciò ,l’uso di una capsula in gelatina alimentare ,quelle usate in farmacia o in erboristeria, da inserire nell’impasto con il quale stiamo provvedendo alla fabbricazione delle boilies,fa proprio al caso nostro. Portato a termine l’intera operazione e atteso qualche tempo per una sufficiente asciugatura, si potrà provvedere al riempimento di questa cavità con un bait-dip a nostra scelta mediante siringa con ago. Questa operazione ha scaturito il nome di “Overdose” per questo innesco letale. Vi potrete trovare di fronte a qualche innesco da “inniettare” troppo duro per essere forato dall’ago della siringa : no-problem, praticate un forellino con il solito bait-drill ,iniettate l’ “overdose” e richiudete il buchino conficcandovi una punta di stuzzicadenti. Avete tra le mani un innesco che in quanto a durabilità d’ attrazione non teme confronti .Il sole si sta abbassando all’orizzonte, qualcuno di noi potrebbe portare a riva il suo grande sogno ,rincorso da una vita ,per poi accontentarsi solamente di una foto ,se vi capita, prima di lasciarla andare chiedete a quella signora dal facile languorino  fino a quando sarà disposta a commettere peccati di gola , nel frattempo escogitate qualcosa di nuovo , in bocca al lupo a tutti !!