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Un piombo intelligente prima parte

UN PIOMBO INTELLIGENTE…(prima parte di due)

di Stefano Forcolin

 

Quando rifletto su un particolare aspetto della mia passione, cerco di dare profondità a questo tipo di relazione, dando vita a forme che mi rispecchino, cercando di dialogare con i materiali con cui ho a che fare, tanto che a volte quello che ne scaturisce sembra  qualcosa che si anima di vita propria quasi avesse acquisito una sorta di intelligenza. Quando questo accade, abbiamo raggiunto lo scopo…

 

-D.  CHE COSA PRETENDO DA UN PIOMBO?

-R. Un piombo mi deve consentire la cattura del pesce.

-Ci renderemo conto che un’errata scelta della zavorra sarà una delle principali artefici della perdita del pesce…

  

-Ma allora, quante e quali sono le caratteristiche che un piombo deve possedere per essere un piombo intelligente?

-Agli inizi, quando l’esperienza era insufficiente, mi accontentavo di tutto quello che avesse peso sufficiente da poter essere lanciato e potesse stare fermo sul fondo.

-Purtroppo l’esperienza nelle acque Inglesi non poteva insegnarci molto perchè incompleta e poco esaustiva, questo per una loro monotona tipologia dei piani d’acqua.(troppo piani, uniformi e puliti)

-La conformazione molto varia e spesso difficile delle nostre acque, ci ha obbligato a crescere in fretta anche sotto il profilo delle zavorre, cercando di migliorarne le forme ed affinare materiali e finiture, che donassero caratteristiche che più si adattassero alla situazione da affrontare.

-Il piombo diventa intelligente quando si adatta con profitto ad ognuna delle situazioni che andremo ad affrontare …

-A questo proposito potrebbe esser valida l’ipotesi di riuscire a costruire un piombo universale, che ben si adatti a molteplici situazioni. Questa strada, perseguita all’inizio con scarsi risultati, ha portato ad un’inevitabile somma di compromessi che spesso si sono rivelati molto controproducenti.

-Si è infine giunti all’idea che non esiste un piombo per tutte le situazioni, ma vi saranno svariate forme e pesi, ognuna creata per affrontare una specifica situazione.

 

D.- Come facciamo a scegliere un piombo con ogni possibile cognizione di causa?

R.- Rispettando tutti i parametri che la situazione di pesca ci impone.

La conoscenza e l’applicazione corretta di questi parametri, darà vita ad un piombo in simbiosi con l’azione e l’ambiente, verso la quale andrà a confrontarsi, questo ridurrà notevolmente la possibilità che un’incompatibilità, porti ad un errore cruciale ai fini della cattura.

 

Quali e di che natura sono i parametri da conoscere?

-Quando scegliamo un piombo dobbiamo chiederci:

 

1) Dove stiamo pescando, quindi acqua corrente o ferma conseguentemente la conformazione del fondale interessato direttamente ma anche della zona circostante laddove il pesce possa arrivare in fase di combattimento.

-Quindi dovremo valutare attentamente la forza della corrente nel caso specifico di fiumi e canali.

- La pendenza del fondale sul quale si andrà ad appoggiare il nostro calamento, per esempio pescando sul pendio di gradini, vicino a sponde, oppure ai margini di secche e/o qualsiasi altra situazione che presenti pendenze del fondale superiori al 20%.

- La natura del fondale cercando di valutarne la consistenza sia essa molle o dura, capendo di conseguenza se sia quindi ghiaioso, sabbioso, fangoso, argilloso. Appurare la presenza e la natura di erbai e possibili ostacoli presenti.  

 

2) Come stiamo pescando, se al lancio oppure calando dalla barca, valutando pure la distanza tra noi ed il terminale in pesca.

 

3)E’ buona norma valutare anche situazioni contingenti alla pesca, tipo presenza di vento forte, oppure cambi di marea, apertura chiuse ecc. tutti fattori per i quali può variare la scelta della forma e del peso del piombo.

 

-La risposta ad ognuno di questi parametri, nonché la valutazione generale della situazione, darà la risposta sulla forma e peso del piombo da scegliere.

 

-Vediamo ora di conoscere le qualità contenute in un piombo da carpfishing, andando per ordine di importanza, fondamentale ai fini della scelta.

 

- Stabilità Qualità direttamente legata al peso stesso che viene anche influenzata dalla forma in base alla collocazione. Molto stabili sono forme basse, larghe e schiacciate. Serve un piombo stabile in presenza di: Forte pendenza del fondale, presenza di corrente, pesca a lunga distanza, presenza di vento con forte moto ondoso.  Attenzione questi piombi non hanno grandi qualità anti incaglio, e perdono in aerodinamicità.

 

-Potere ferrante Strettamente legato al peso, come pure alla forma. Può variare in base alla scelta dell’amo. Risulta molto ferrante una forma a palla o a pera. Serve un piombo con alto potere ferrante: In ogni caso si peschi con montature bloccate o semi-fisse. Sono sconsigliati su fondali pendenti in quanto tendono al rotolamento.

 

-Potere anti-incaglio Strettamente legato ad una forma aerodinamica ed in molti casi vincolato da leggi di idrodinamica. La sua forma deve essere oblunga, meglio se schiacciata.  Serve un piombo con alto potere anti-incaglio quando la Scelta è obbligata se si pesca in fondali ghiaiosi, rocciosi e/o ingombri di ostacoli vari, oppure a lunga distanza Queste forme perdono un po’ sotto il profilo del potere della ferrata.

 

- Aerodinamicità E’ la qualità i un corpo di volare senza opporre troppa resistenza mantenendo una certa stabilità in volo. Appropriate risultano essere tutte le classiche forme ad ogiva. Serve un piombo aerodinamico quando: abbiamo bisogno di lunghe e stabili gittate di lancio. Per contro tendono al rotolamento su fondi pendenti e non danno il massimo sul fronte della ferrata.

 

- Idrodinamica La dote di un corpo di mantenere coerenza nei movimenti se posto a trascinamento subacqueo, che si traduce nella pratica nel sollevamento dello stesso e nella sua conseguente linearità durante il recupero. Le forme che mantengono questa premessa sono di norma appiattite, un po’ allungate, meglio se con stabilizzatori ai lati. Abbiamo bisogno di un piombo idrodinamico quando: stiamo pescando a lungo raggio, e/o in presenza di fondale disseminato di ostacoli   Questa tipologia di piombi ha però qualche problema di aerodinamica durante il lancio.

 

-Mimetismo Tipica colorazione di un piombo atta a proporre all’ambiente dei toni che non contrastino ma si “mescolino” con lo stesso. Le colorazioni più azzeccate sono quelle tipiche del “tono su tono” in linea con le colorazioni del fondale. Ci serve un piombo mimetico se stiamo pescando in: acque basse e trasparenti,con fondali compatti, soprattutto nelle ore diurne,ed in acque a forte pressione di pesca   Nessuna controindicazione per questo tipo di pratica, se non fare attenzione alla plastificazione che in certi casi tende a formare delle crepe che possono inficiare sulla presentazione in quanto punto di possibile groviglio.

 Avremo così osservato che ogni tipo, colore e forma di piombo avrà insito nelle proprie caratteristiche dei pro e dei contro che andranno valutati attentamente nella scelta.

 

A questo punto, il tema mimetismo apre le porte al alcuni scenari che è doveroso conoscere:

 

 L’ASPETTO MIMETICO DOVUTO ALLA PRATICA DI PLASTIFICAZIONE-VERNICIATURA E’ STRETTAMENTE LEGATO AL FATTORE INQUINAMENTO E QUINDI UN PIOMBO TRATTATO IN TAL SENSO DIVENTA UNA SCELTA OBBLIGATA!

 

A tal proposito vanno certamente approfonditi alcuni aspetti riguardanti la questione delle varie problematiche ambientali .

 

      Il piombo è tossico per inalazione e purtroppo lo è anche nell’acqua con grave danno dell’ambiente e dei pesci.

Il piombo perso in acqua è soggetto ad un fenomeno chimico/elettrico che si chiama elettrolisi attraverso il quale il piombo reagisce con il liquido (effetto visibile in termini ossidativi immergendo un piombo grezzo in un bicchiere) formando idrossido di piombo , un composto solubile del piombo.

Il piombo e i suoi composti risultano particolarmente tossici per le uova della carpa, per i suoi avannotti e per gli stadi giovanili del pesce (come dire che questo importante accessorio può rovinare il nostro futuro di pescatori)

Da studi specifici risulta inoltre che l’effetto della tossicità specifica aumenti in maniera inversamente proporzionale al Ph dell’acqua.

La soluzione immediata da adottare è quella di usare solo piombi rivestiti con vernici epossidiche molto resistenti , lasciando stare quelli grezzi ed evitando in tutti i modi le perdite accidentali legate ad una scarsa attenzione verso il montaggio.

Oppure , con una visione più ampia, sostituire la zavorra in piombo con altri materiali  biocompatibili (sasso). Per il momento fermiamoci qui, nel prossimo appuntamento toccheremo altri importanti aspetti su questo tema, troppe volte, a torto sottovalutato. Guadino puzzolente a tutti voi!

 

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