UN PIOMBO INTELLIGENTE (seconda parte di due)
di Stefano Forcolin
Abbiamo visto quali e quante cose influenzano la scelta di un accessorio, troppe volte e a torto sottovalutato. Continuiamo la rassegna degli aspetti salienti che ci faranno comprendere l’importanza di questo fondamentale tassello della nostra montatura.
Quale modo migliore di finire l’articolo precedente toccando temi importanti quali salute ed ambiente e di riprendere il nostro appuntamento rimanendo in tema salute, percorrendo ora alcune tappe che riguardano i vari aspetti costruttivi del piombo:
- tecniche costruttive
Normalmente, a livello aziendale il piombo viene progettato con l’ausilio del software C.A.D. , in stampi dedicati alla pressofusione , che viene poi commissionata ad aziende siderurgiche specializzate.
In fonderia si usa una lega di piombo-antimonio, più dura del piombo puro, che evita eccessive deformazioni dovute agli urti che la zavorra subirà contro il fondale e le sue asperità.
La pressofusione consiste nell’iniezione a pressione della lega fusa all’interno degli stampi .
Il piombo una volta raffreddato viene sabbiato per eliminarne le sbavature , munito degli eventuali accessori (girelle ecc.) e quindi verniciato con polveri epossidiche ad alta resistenza.
Esistono anche metodi più o meno casalinghi che impiegano la tecnica della colata un sistema facile viste le basse temperature di fusione del piombo, ma che presenta controindicazioni in termini di sicurezza personale, essendo il piombo tossico per contatto ed inalazione (la malattia specifica da intossicazione di piombo si chiama saturnismo ed investe principalmente il sistema nervoso)e pratici, in quanto difficilmente si avrà la precisione in termini di peso e potrebbero facilmente crearsi delle bollature d’aria interne al piombo.
La differenza principale fra un presso fuso e un colato è che a parità di peso il presso fuso è più piccolo.
-Qualità e finiture
#Nei piombi in deriva esistono varie tipologie che contraddistinguono l’attacco. Un buon piombo, per essere considerato tale ha bisogno di una girella di alta qualità, che faciliti la rotazione dello stesso e nel contempo svincoli il terminale dalle varie torsioni a cui viene sottoposto. Tutti siamo in grado di riconoscere una girella mediocre che oltre a essere limitata nella rotazione, si rompe spesso quando sottoposta a movimenti secchi e violenti.
#Altro tipo di finitura di cui diffidare è data dalla presenza dell’occhiello al posto della girella, che data la rigidità intrinseca, inficia direttamente sulla presentazione del terminale, in quanto non riesce a garantire la sua completa distensione.
- Si dovrà poi prestare la massima attenzione anche alle finiture tipo la verniciatura che è sempre da preferire, in quanto la plastificazione , sottoposta a sbalzi termici ed usure varie, tende a creparsi e non essere duratura.
-Altro fattore importante da tenere sotto controllo, è dato da forme con spigoli troppo accuminati da risultare a volte taglienti, Oppure da sbavature di mala lavorazione, in quanto queste, entrando in contatto con il finale, tendono a lederlo irreparabilmente.
-Piombi IN-LINE
-Per quasi tutti i tipi di piombi in deriva, esiste una versione in-line, ossia lo stesso modello in versione forata centralmente, all’interno del quale foro alloggerà un apposito inserto in grado di mantenere in asse ed in posizione centrale, la trave madre fatta passare all’interno.
-Qualità salienti
-La scelta del piombo in versione in-line è indicata quando:
#Abbiamo bisogno di lunghi lanci, abbassando il rischio di grovigli.Ha ottime doti antitangle.
#Siamo in presenza di erbai, fondo ciottoloso, disseminato di intrichi. Possiede doti anti incaglio superiori.
#Necessitiamo di una montatura in cui sia amplificata la risposta auto ferrante. Ha un alto potere ferrante.
# Per contro, questo tipo di piombo, non possiede la caratteristica della collassabilità immediata,
Dote intrinseca e per certi aspetti irrinunciabile nei piombi in deriva, ovviamente adottando i dovuti accorgimenti.
#Le ricerche in questo senso sono arrivate al punto che con alcuni piccoli accorgimenti, si riesce a trasformare un qualsiasi piombo in line, in un sicurissimo piombo a perdere.
-Piattello
- Esiste un particolare piombo in formato in line, denominato “piattello” sviluppato per Big Fish da Sergio Tomasella, nel quale una particolare forma di aggancio lo rende collassabile immediatamente, qual’ora si rendesse necessario. Piombo che vola bene, idrodinamico, dal buon potere ferrante ed ottimamente stabile. Uno dei piombi più completi in circolazione, che si presta a coprire moltissime situazioni di pesca. Probabilmente il piombo che più si avvicina all’ideale.
-I parametri sulla scelta del peso.
-Il peso dei vari piombi viene scelto in base a:
-Tipo di canna, in caso di lancio da riva.
Aspetto, questo, molto importante, sul quale apro volentieri una appropriata disquisizione.
Lancio e dimensionamento piombo canna
E’ fuor di dubbio che il carpfishing nasca come “pesca al lancio” di fatto , l’evoluzione dei materiali e delle tecniche costruttive impiegate per le nostre canne, ci hanno permesso di avere a disposizione degli eccezionali strumenti per proiettare lontano le nostre esche.
La canna altro non è che una struttura elastica che si carica di energia grazie al nostro protagonista… il piombo…per poi restituirla sotto forma di spinta che proietta la zavorra lontano.
Viene spontaneo capire che due sono le variabili che giocano a favore di questa trasformazione:
-la forma aerodinamica e bilanciata del piombo
-la sua massa
Le forme più adatte per il lancio sono solitamente mutuate da una disciplina vecchia come il carpfishing e forse di più ..ovvero il surf casting.
Le cosiddette “ogive” da lancio presentano una forma affusolata spesso decentrata verso la punta(effetto pendolo).
In più le zavorre specifiche per il carpfishing incorporano soluzioni pratiche al problema del possibile ingarbugliarsi del terminale alla lenza madre (evento più probabile che nel surf visti i montaggi più morbidi e l’esca tipica della nostra tecnica).
La massa del piombo o per meglio dire il rapporto fra il piombo e la canna , sono un altro fattore importante.
L’equazione maggior peso= maggior distanza di lancio non è assolutamente vera!
Ogni canna ha delle caratteristiche peculiari che vanno rispettate per ottenere la migliore prestazione possibile.
Nick Buss, famoso costruttore di canne “su misura” inglese, che opera utilizzando grezzi Century e Harrison suggerisce come regola di usare 1\16 del test di curva dell’attrezzo +/- 10%
Per esempio, un’attrezzo da 3,5 libbre di test curve ha un peso di lancio ideale compreso fra 3.15 oz. e 3.85 oz. (quindi un piombo fra 90 e 110 grammi).
Questo come regola di base per attrezzi di media qualità.
Ovviamente attrezzi con moduli di elasticità molto reattivi ed azione di punta (grande riserva di potenza nella prima sezione) accetteranno pesi anche superiori , a patto di possedere un’ottima tecnica di lancio.
Viceversa , canne molto paraboliche o di fascia economica , si attesteranno sui valori minori.
- Tipo, filo, forma, misura e punta dell’amo che andremo a scegliere . Il risultato si ottiene osservando i risultati del test del dito, ovvero il rapporto tra amo e peso del piombo che determina un equilibrio tale da provocare una ferrata soddisfacente.
-Situazioni contingenti, come vento, correnti ecc.
-Riflessione 1:
- Il peso del piombo andrà dimensionato in base a quanto detto, tenendo presente che, per esperienze dirette sul campo, le grammature ideali possono essere comprese tra i 100 e i 140gr. Pesi inferiori sono sempre sconsigliati in quanto hanno un potere di ferrata che ,a volte, può risultare insufficiente . Pesi superiori a questo range temono problemi circa il potere di scardinare l’amo dalla posizione, durante il combattimento.
-Riflessione 2:
-L’ultimo concetto ci porta direttamente ad una conclusione ovvia.
-Il piombo è un male dovuto, in quanto fonte di alcune problematiche.
-Abbiamo compreso che un buon piombo, vola bene, è stabile, ferra bene, è invisibile, non si incaglia, ma una volta agganciato il pesce, NON SERVE PIU’, ANZI DIVENTA PERICOLOSO!
- Un piombo (specialmente se oltre i 140gr ) che continua a rimanere attaccato alla montatura durante il combattimento, OLTRE A POTER FARCI PERDERE IL PESCE, DIVENTA UN POSSIBILE STRUMENTO DI MORTE PER LO STESSO!
-Mi rendo conto che dover perdere ad ogni cattura un piombo è una assurdità, e questo per evidenti risvolti sia economici che ambientali. Per questo motivo introduciamo il concetto del sasso a perdere.
-Quando questo è possibile è sempre da consigliare:
-Il sasso è stabile, mimetico (rispettando toni adeguati e non in contrasto col fondale), ha un ottimo poter di ferrata, ma soprattutto è ecologico ed economico. Per contro non si può lanciare bene e non è idrodinamico. Diventa così la scelta obbligata nelle pesche complicate come il long range ed in presenza di luoghi ingombri.
-L’attacco dovrà essere perfettamente strutturato in maniera da far diventare affidabili le qualità antigroviglio e quelle per una perfetta presentazione del terminale; e calibrato per riuscire a far collassare il sasso, appena dopo la ferrata , quando il pesce, preso dal panico inizia a scuotere la testa.
-Ringrazio l’amico Sergio Tomasella per l’aiuto negli approfondimenti da lui eseguiti
CONCLUSIONE:
-Il piombo intelligente non è una cosa, ma è come un super eroe in miniatura, dalla pesante corazza, che vola, si tuffa, nuota, non rimane mai intrappolato, ed è irremovibile fino a quando vede un pesce che accanto a lui nuota con la forza della disperazione…A questo punto il nostro piccolo eroe comprende che il suo lavoro è finito e magicamente come un vero, umile super eroe, che ha capito tutto, scompare nel nulla…
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CARPFISHING AMBIENTI E STRATEGIE