Le caratterizzazioni del 50/50 possono davvero essere infinite e spaziare dall’attrattiva chimica, fino ad arrivare a gusto e sostanza.
Quella che vi presento ora, ha molto del mio modo di vedere l’esca perfetta, e mi ha permesso la cattura di tanti pesci in tutte le occasioni in cui mi spostavo errante alla ricerca del target fish, anche affrontando importanti itinerari stranieri come il lago di St. Cassien.
Con la Crazy fish, un’esca al gusto di pesce che racchiude nel progetto di base l’economicità e la velocità, inizia il capitolo dedicato alle mie ricette preferite, quelle per intenderci che ho usato con maggior costanza.
Questa boilie rappresenta anche un punto di partenza per esplorare modalità costruttive differenti dalle solite, in quanto anche i passaggi di miscelazione e impasto richiedono tempistiche e dinamiche inconsuete, in grado di modificare sostanzialmente il modo di lavorare dell’esca finita e il suo gusto.
Il punto di partenza è un buon 50/50, mentre la nota gustativa pungente è affidata a due ingredienti sconosciuti per ciò che riguarda le esche da carpa ma utilizzati in ambito alimentare da centinaia di anni per insaporire i piatti con il loro caratteristico sapore:
-la pasta d’acciuga
ingrediente della cucina marinara dell’Italia meridionale.
Prodotta dalla marinatura e macerazione dell’acciuga, conservata con sale e olio d’oliva e caratterizzata da un gusto intenso e pungente come il pesce azzurro da cui deriva.
-la salsa di pesce fermentata
Caratteristica della cucina indocinese, prodotta con diverse varietà di pesciolini lasciati macerare per mesi e sottoposti all’azione di enzimi e dei batteri.
Un liquido denso e acre, ricchissimo di ammine e di sostanze organiche decomposte, dalla capacità attrattiva molto alta.
Ingredienti per la Crazy bait:
-1000 grammi di mix 50/50
-50 grammi di farina di pesce predigested
-50 grammi di pasta d’acciuga
-200 ml. di salsa di pesce Tiparos
-7 ml. di aroma fruttato a pH acido
-7 ml. dolcificante intenso (Thaumatin)
Il giorno prima di impastare le esche, misceliamo fra loro la salsa di pesce, la farina predigested, la pasta d’acciuga, l’aroma e il dolcificante, lasciando riposare questa sorta di crema per 24 ore, a temperatura ambiente, ricordando che eventuali segnali di rifermentazione e interazione fra gli ingredienti sono assolutamente normali e voluti.
Trascorso un giorno, misceliamo il composto con il mix 50/50, impastando per bene in modo che le farine assorbano gli oli e le sostanze liberate dagli ingredienti organici, garantendo un’efficiente distribuzione nella matrice. Quindi lasciamo riposare l’impasto per almeno una quindicina di minuti in modo da permettere una prima attivazione degli amidi.
A questo punto inglobiamo un uovo alla volta, impastando, fino al raggiungimento della compattezza desiderata che, nel caso di un mix 50/50, deve essere abbastanza soda e non appiccicosa sulle mani.
A questo punto non resta che estrudere, rullare e cuocere ricordando che nessun ingrediente è sensibile a particolare shock termico, ma che la salsa di pesce è molto solubile e si rischia quindi di lavare la parte attrattiva, per cui conviene procedere a vapore.
Ricapitolando, la Crazy fish è un’esca particolarmente adatta per la pesca itinerante, soprattutto in quelle situazioni dove è necessario gettare tante boilies in acqua appena arrivati sullo spot, e dove è fondamentale fermare il pesce in pastura gestendo decine di chilogrammi di palline in poche ore.
É evidente come questa pallina sia perfettamente adattabile anche a pescate di poche ore, perché le modalità di realizzazione le conferiscono una notevole velocità in acqua.
La mia componente aromatica preferita su questa boilie, prevede l’utilizzo dell’ aroma fragola, tutti frutti o berry, dosato sul valore medio-alto delle indicazioni del produttore.