Negli anni novanta il bird food mix era solo “giallo” e rigorosamente dolce; non vi erano alternative e le carpe si catturavano con boilie che somigliavano a pasticcini.
Il primo che ho sviluppato era molto classico, lo formulai utilizzando i pastoncini che ritenevo essere i più adatti per il carpfishing in quanto provenivano direttamente dalla Haiths in Inghilterra.
Era composto con:
-30% di Nectarblend
-20% di Ptx
-20% di farina di soia tostata
-20% di semola rimacinata
-10% di latte Vitamealo
Semplice, dolce e molto catturante soprattutto se rullato con basi tipo Corn Step Liquor, aroma Scopex, olio essenziale pepe nero e dolcificante intenso.
Oppure Melassa, miele, aroma fragola, olio essenziale bergamotto e dolcificante intenso.
Due esche all round ideali per pescare senza pasturazione preventiva in quasi tutte le acque ferme, nel periodo primaverile e estivo.
Rimasi legato a questa ricetta per i primi anni ma a un certo punto giunsi in contatto con il precursore di tutti i bird food tecnici che sarebbero saliti alla ribalta verso la metà degli anni novanta: il Savay seed mix di Martin Locke, che veniva commercializzato in strepitose varianti aromatiche, dal marchio che introdusse un nuovo livello di paragone, la SolarTackle.
L’idea di lavorare alla costruzione di una base bird food molto nutriente e digeribile, per poi caratterizzarla in differenti versioni gustative, aggiungendo pallatant e aromatizzanti, mi parve veramente geniale!
Mi resi conto, utilizzando prodotti storici come il Quench e il Top banana, che effettivamente le caratterizzazioni, pur essendo uguali per oltre il 70% della composizione, differivano in maniera sostanziale come resa a seconda delle circostanze, dei piani d’acqua e delle stagioni.
Mi misi quindi a sviluppare quello che sarebbe diventato il mio progetto più a lungo termine, durato 14 anni, fino ad arrivare allo sviluppo del bird food mix che è alla base delle mie ready made.
Per avere una solida base, decisi di iniziare a lavorare in termini nutritivi e gustativi solo sulla metà della miscela finita.
Quindi composi un gran numero di prototipi, partendo dal mangime Raggio di sole per galline ovaiole (il più proteico fra i mangimi per polli), finemente micronizzato, che mi garantiva tutti gli ingredienti di partenza in forma precotta e digeribile, integrata di oligoelementi, di acidi grassi, di vitamine e minerali.
Mi concentrai quindi sulla composizione del restante 50%, selezionando alcuni pastoncini tecnici di assoluta qualità come il Biskò di Ravasi, il Quikò classic futter e il CeDe egg food.
Molto simili tra loro in termini nutritivi, apparentemente uguali anche come composizione e tutti e quattro estremamente neutri in termini meccanici, praticamente in grado di rollare puri purché micronizzati.
Composi quindi quattro versioni differenti così formulate:
-50% di mangime per ovaiole micronizzato
-35% di pastoncino
-10% di latte scremato
-05% di albumina
E preparai delle esche tutte uguali impastando con miele, aroma Scopex, olio essenziale pepe nero e dolcificante intenso.
I quattro prototipi furono portati in pesca da me e dai miei compagni dell’epoca, in svariate tipologie di acqua, in tutte le stagioni, con approcci differenziati e con costante pasturazione dell’area.
Registrammo minuziosamente tutti i risultati ottenuti, fino a giungere all’evidente considerazione statistica e pratica che non vi fosse una tipologia migliore delle altre.
Questo passaggio fondamentale per la mia esperienza di giovane self maker, mi fece riconsiderare molti aspetti e credenze e sono tuttora convinto che utilizzando pastoncini con ingredienti simili non si possano ottenere differenze eclatanti.
Per questo motivo, ritengo che miscelare fra loro prodotti con caratteristiche analoghe non serva a niente.
Alla fine di questo percorso scelsi per puro spirito patriottico e per aver visto personalmente lo stabilimento di produzione, un prodotto italiano di eccellenza: il Biskò della Ravasi di Brivio.
Su questo super pastone, formulai uno dei miei cavalli di battaglia, un bird food mix giallo dolce, nutriente e con qualità meccaniche e di scambio in acqua eccezionali.
Grazie a questo mix, ho potuto pescare con assoluta soddisfazione e tranquillità per molto tempo.
Veniamo quindi a questo progetto sempre verde, che voglio condividere per quelle che sono le qualità peculiari e le idee che mi portarono allo sviluppo.
Decisi di continuare la strada intrapresa col mangime per i polli e quindi basai il 50% della mia ricetta sull’utilizzo del Biskò puro, inserito per 300 grammi in forma micronizzata finemente e per i restanti 200 grammi intero (dose per un kg.), per sfruttare le differenti granulometrie presenti nel prodotto.
Aggiustai il tutto in termini nutritivi aggiungendo latte magro in polvere, lievito zootecnico, germe di grano e caseina rennet fino ad arrivare alla soglia proteica che ritenevo ideale e quindi mi dedicai ad ottenere il gusto dolce che mi interessava attraverso il malto, lo zucchero bruno di canna e il glucosio in polvere.
La ricetta finale fu così composta:
-30% Biskò micronizzato
-20% Biskò intero
-20% di latte magro spray
-07% di caseina rennet
-05% di germe di grano
-05% di lievito zootecnico (inattivo)
-05% di malto
-05% di zucchero bruno di canna integrale
-03% di glucosio in polvere
Con questo bird food mix è possibile coprire gran parte delle esigenze di pesca di tutti quegli appassionati che non pasturano con continuità.
L’esca si presta tranquillamente a condizionare la quasi totalità delle acque dove i pesci rispondono bene al nutrimento e tutti quei posti ormai abusati da fish mix.
La soluzione attrattiva ideale prevede l’utilizzo di liquid food energetici, come il liquore di grano, l’estratto di tiger nut e la melassa, oppure variazioni più insolite come la salsa di soia in abbinata ad aromi fruttati e cremosi ben dolcificati.
Una delle mie ricette preferite prevede di dosare 50 ml. di CSL, 20 ml. di aceto di mele, 7 ml. di aroma scopex e 7 ml. di dolcificante NHDC