Fra il mondo vegetale e quello animale troviamo un alimento intermedio interessantissimo che di fatto appartiene al regno dei funghi e che ha caratteristiche nutritive elevate soprattutto in termini proteici, oltre ad un gusto fortemente appetibile per la carpa.
Il saccharomyces cerevisiae (lievito di birra) è un super-food che ci permette lo sviluppo di miscele altamente nutritive poco interessanti dal punto di vista attrattivo per tanti elementi di disturbo, come gamberi, pesci gatto e siluri e differenti in termini aromatici dalla maggior parte delle esche da carpa utilizzate dalla maggior parte dei carpisti.
Il lievito di birra nella sua forma inattiva è un mangime semplice largamente utilizzato per l'alimentazione degli animali da reddito, facilmente reperibile e con un costo decisamente interessante se paragonato alle farine di pesce e carne.
Nella sua forma attiva invece rappresenta il principale probiotico impiegato in mangimistica con un ruolo di primaria importanza nello stimolare l’assorbimento dei nutrienti, aumentando di fatto la salute degli animali e la loro capacità di crescere di peso più velocemente. Questa funzione è ampiamente dimostrata anche nei pesci di allevamento, in particolare nella carpa, dove l’intergrazione di lieviti aumenta la velocità di accrescimento e diminuisce il tasso di mortalità.
Esistono poi tutta una serie di semilavorati ricavati dal lievito a cui viene riconosciuto un ruolo di stimolatori di appetito in grado di spingere gli animali a nutrirsi di più e con maggior continuità.
-lievito di birra inattivo :
si tratta di cellule di lievito morte che perdono la funzione probiotica e che vengono usate semplicemente come nutrimento, grazie alla ricchezza dello spettro amminoacidico simile a quello delle proteine animali.
Questa forma è l’unica utilizzabile nello sviluppo delle miscele da carpfishing perché il lievito vivo metabolizzerebbe gli amidi contenuti nelle farine vegetali, creando micro bolle di anidride carboniche che rischiano di rendere tutta la produzione galleggiante (le stesse bollicine che rendono la mollica di pane così morbida e che impediscono alla pagnotta di affondare se lanciata in acqua).
Questa farina a basso costo può essere utilizzata nel mix come principale ingrediente nutritivo a partire dal 10% fino a salire oltre il 30% in miscele dal gusto particolarmente caratteristico dette yeast mix.
Si presenta come una farina fine di colore marrone, molto aromatica e con un piacevole gusto pungente.
In termini meccanici si comporta come una farina di pesce magra conferendo un buon peso specifico alla boilie che quindi si presta particolarmente bene per l’utilizzo in acqua corrente.
-lievito di birra idrolizzato :
un’altra forma inattiva idrosolubile ed estremamente nutritiva, dal costo ovviamente più elevato del mangime semplice, ma con caratteristiche di attrazione molto superiori, da dosare come complementare in quantità comprese fra 2% e 10%.
-lieviti attivi micro-incapsulati :
molti studi analizzano l’azione probiotica dei lieviti nella mangimistica, con evidenti vantaggi per la crescita e la salute ma il loro utilizzo è limitato dal fatto che i processi di pellettizzazione dei mangimi si svolgono a temperature superiori agli 80°C e che i lieviti muoiono (e si inattivano) al di sopra dei 45°C . Per ovviare a questa problematica esistono dei lieviti micro-incapsulati coperti da importanti brevetti internazionali, di cui è garantita la sopravvivenza di un sufficiente numero di cellule ed in questa forma li troviamo inseriti anche in diversi mangimi tecnici per l’allevamento delle koi. Biomos e Actisafe sono i due prodotti più interessanti che si dosano nelle nostre miscele in dosaggi dai 2 ai 20 grammi per kg. in funzione della tipologia di mix e del peso specifico finale delle esche.
-estratto di lievito :
questi prodotti spalmabili dal gusto deciso e fuori dagli schemi per il nostro palato, nascono proprio per l’alimentazione umana e sono molto famosi ed utilizzati in Gran Bretagna e nelle sue ex colonie.
Si tratta di un ingrediente di gusto utilizzato fin dalla nascita della boilie, che compare con l’acronimo PYM anche nelle ricette di Fred Wilton, molto apprezzato dalle carpe e decisamente interessante come liquid food in tutte le miscele nutrienti dedicate alla pasturazione e pescate di durata prolungata. Impiegabile anche per creare una caratterizzazione specifica del 50\50 al gusto di lievito molto veloce ad entrare in pesca. Si dosa a partire dai 20 ml. per kg. a salire, senza dosaggio massimo di sicurezza.
-integratori alimentari liquidi a base di lievito :
ricavati dal lievito idrolizzato ed addizionati di ulteriori zuccheri, vitamine e minerali, questi cibi liquidi si utilizzano per integrare la dieta degli animali da reddito e anche in alimentazione umana, come tonici energizzanti. Caratterizzati da buona solubilità e gusto si rivelano fantastici attrattori e stimolatori di appetito da inserire nella boilie in dosaggi a partire dai 10 ml. ai 50 ml. per kg.